Il 21 Ottobre 2017 abbiamo risalito la ripidissima cresta del versante nord-est del Monte Zampa che sale dalla Valle dell’Infernaccio a monte di Valleria.
La cresta presenta tre caratteristici ripiani suddivisi da tratti quasi verticali, si sale su un ambiente grandioso con la verticale parete nord del Monte Zampa che domina sempre sul versante destro di salita.
Itinerario inedito, piuttosto impegnativo sia per lunghezza che per dislivello (800 metri), è adatto solo ad escursionisti esperti che si sanno muovere su terreno molto ripido in quanto presenta tratti di arrampicata su erba e roccette che rasentano la verticalità.
Accesso:
L’itinerario prevede come base di partenza la frazione di Isola San Biagio di Montemonaco facilmente raggiungibile in auto dal capoluogo sia per la strada per il Monte Sibilla sia per la strada per l’Infernaccio.
Avvicinamento:
Da Isola S. Biagio si prende una stradina asfaltata che passa nelle case più in alto del paese dove al suo termine parte un tratturo sterrato in piano che si dirige verso Nord. (361841,3 E – 4752191,8 N; 950 m.).
Il tratturo si snoda quindi in lieve salita verso nord, dopo circa 650 metri m si superano due tornanti sempre in salita.
Giunti ad una netta curva in un ripiano erboso (30 minuti; 361539,6 E – 4753102,7 N; 1130 m.) si lascia il tratturo principale che si dirige verso un edificio situato nei prati più in alto.
Si devia quindi a destra per un tratturo in piano meno transitato in direzione Nord-ovest che più avanti si addentra nel bosco .
Lo si percorre per circa un chilometro tralasciando eventuali varianti in salita o in discesa meno frequentate fino a che non diventa un sentiero poco visibile, che sempre in piano ed in circa altri 500 metri (30 minuti) conduce di fronte alla cresta rocciosa di salita (360498,5 E – 4753925,5 N; 1170 m.).
Descrizione:
Raggiunta la cresta si apre subito una grande spaccatura che scende verso Valleria (attenzione).
Si risale la spaccatura passando sui ripidi prati a sinistra per riprendere il filo di cresta rocciosa.
Si è raggiunto così il primo ripiano.
Sempre seguendo il filo di resta si risale il primo tratto molto ripido tra alberi, erba e roccette.
Si giunge al secondo ripiano (360374,1 E – 4753843 N; 1235 m.) caratterizzato da una sottile cresta rocciosa che fornisce visioni mozzafiato sulla parete nord del Monte Zampa e su tutta la Valle dell’Infernaccio con alle spalle il selvaggio versante sud-est de Il Pizzo e della Priora (foto n.5).
Dal ripiano parte l’ultimo tratto di salita (foto n.6) più impegnativo che devia in alto nettamente verso destra.
Percorsa tutta la cresta rocciosa del secondo ripiano ci si innalza dapprima lentamente poi su terreno sempre più ripido verso il terzo ripiano.
Si superano gli ultimi alberi e si raggiunge una fascia rocciosa che rasenta la verticalità (foto n. 10).
Si risale proprio sul filo di cresta su un canalino erboso intervallato da roccette (foto n.11-12) facendo molta attenzione all’erba (falasco) scivolosa, in questo tratto può essere utile una piccozza.
Superato questo tratto più impegnativo dell’intera salita ci si ritrova su facile pendio erboso fino a raggiungere il terzo ripiano (foto n. 14; 360263,7 E – 4753653,2 N; 1420 m.) che rappresenta la cima della parete nord del Monte Zampa che incombe sulla Valle dell’Infernaccio.
Questo ripiano è stato raggiunto anche dall’itinerario n.8 della traversata del versante nord del Monte Zampa, proposto nel mio libro “IL FASCINO DEI MONTI SIBILLINI” Anno 2014.
Il ripiano è un vero e proprio terrazzo sospeso sopra la Valle dell’Infernaccio.
Il panorama che si vede da qui è mozzafiato, si è praticamente 500 metri di dislivello in verticale sopra la parcheggio di Valleria per l’Infernaccio (attualmente chiuso alle escursioni), di fronte al Romitorio di San Leonardo la cui foto n.17 sicuramente non è riportata in alcun libro in commercio dei Monti Sibillini.
Dal ripiano erboso si percorre la cresta fino ad incontrare a destra una traccia di sentiero che taglia in alto l’imbuto che si apre sulla destra e che è stato percorso dall’itinerario n.6 descritto nel mio secondo libro (foto n.16) e quindi si prosegue facilmente per il lungo e ripido pendio che sale in direzione sud che in altri 30 minuti conduce alla cima del Monte Zampa (360276,8 E – 4752783,3 N; 1790 m.).
Discesa:
Dalla cima del Monte Zampa si scende per classico itinerario di salita per la cresta M. Zampa – M. Sibilla, in 20 minuti raggiunge il Rifugio Sibilla.
Dal rifugio si percorre la strada in discesa per 50 metri fino al primo tornante che si incontra.
Dal tornante (360653 E – 4752103,8 N; 1520 m.) ci si affaccia nei prati sottostanti dove parte un sentiero appena accennato ma recentemente segnalato con numerosissimi bolli rossi a terra che, passando sotto a caratteristici massi (foto n.20; 361106 E – 4752613 N; 1300 m.), in circa 40 minuti conduce velocemente e facilmente al tratturo di salita in corrispondenza della curva su un ripiano erboso dove all’andata si è deviato a destra.
Quindi per la strada sterrata di salita in altri 15 minuti si giunge ad Isola S. Biagio.
GIANLUCA CARRADORINI – FAUSTO SERRANI 21 OTTOBRE 2017
8 – 9- Fasi di salita al terzo ripiano, il pendio si fa sempre più ripido
CARTA SATELLITARE DEL PERCORSO CON:
GIALLO: Percorso di avvicinamento
ROSSO: Percorso proposto
VERDE: Percorso di discesa