Come di consueto anche questi due itinerari invernali non sono descritti in alcuna guida dei Monti Sibillini in commercio.
Essi descrivono due facili salite invernali su ghiaccio ai versanti nord de Il Pizzo (M. Priora) nel gruppo nord e della Punta di Prato Pulito nel gruppo sud dei Monti Sibillini effettuate tra il 2014 ed il 2015.
L’idea di descrivere queste due salite emerge dal fatto che, anche recentemente, nella bibliografia e in siti internet dedicati ai Monti Sibillini sono apparse descrizioni con immagini di salite ancora più facili e talvolta anche banali di queste di seguito descritte e spacciate come vere e proprie imprese.
Questi itinerari riportati sono facili e adatti a chi si vuole cimentare con le prime ripide salite invernali su ghiaccio in quanto, anche se lunghi, non presentano alcuna difficoltà tecnica.
Il primo itinerario deve essere percorso però tassativamente in condizioni di neve ben assestata in quanto il versante nord de Il Pizzo è estremamente valangoso, si sale proprio su un canale formato da grandi slavine che anni fa hanno distrutto una ampia porzione di bosco arrivando a trascinare faggi secolari fino al greto del torrente Ambro posto 700 metri più a valle.
Naturalmente sono richiesti ramponi e consigliabili due piccozze mentre si può procedere slegati anche se è sempre consigliabile portare in zaino una corda di emergenza.
SALITA DEL VERSANTE NORD DE “IL PIZZO” – M.PRIORA.
Accesso primo itinerario: L’itinerario prevede come base di partenza la frazione di Vetice che si raggiunge in auto dal capoluogo di comune, Montefortino, prendendo la deviazione prima del paese per la Madonna del’Ambro-Infernaccio. Seguendo le indicazioni per la Madonna dell’Ambro dopo circa 1 chilometro si devia a sinistra per Vetice.
Dalla frazione (726 m.) si prosegue per la strada sterrata che conduce ai Campi di Vetice fin dove è possibile quindi si parcheggia l’auto cercando uno slargo che possa permettere il transito dei mezzi agricoli altrimenti vi ritroverete l’auto strisciata o con le gomme bucate come mi è capitato di leggere in un articolo su internet la scorsa estate !!!.
Si prosegue a piedi la strada in direzione ovest fino a Fonte Vecchia (361457,4 E – 4756084,2 N; 850 m) quindi a destra per i campi di Vetice si raggiunge Fonte Cupa (sentiero per le sorgenti dell’Ambro, ore 0,40 circa). In corrispondenza di un bivio si inizia a salire nel bosco caratterizzato da grandi faggi, dopo ripide svolte si giunge a tagliare a quota 1200 metri (359479,4 E – 4756493,1 N) il ripido e roccioso crestone nord de Il Pizzo oltre il quale si apre un’ampia visione della Valle dell’Ambro.
Da qui il sentiero prosegue in piano fino ad attraversare un ampio vallone, una volta bosco, attualmente distrutto da grandi slavine staccate proprio dal versante nord de Il Pizzo in questi ultimi anni, in occasione della prima salita del dicembre 2015, con soli 30 centimetri di neve, già si erano formati dei distacchi di neve.
Dal primo tratto di bosco che si attraversa, si trova una deviazione e si sale a sinistra fino a dove il sentiero subito dopo scompare tra tronchi abbattuti, (359177,9 E – 4756327,8 N; 1250 m) qui il bosco si apre in quanto completamente distrutto e si inizia a salire in verticale tra arbusti fino a raggiungere la quota del Poggio della Croce, con la sua grande croce metallica ben visibile, situato sulla sinistra.
Superato il bosco ci si innalza su prati sempre più ripidi spostandosi sulla sinistra a prendere un canale che sale parallelo alla cresta che sale dal Poggio della Croce fino alla cima de Il Pizzo.
Si intercetta quindi e si percorre per un tratto il sentiero di salita estiva al Il Pizzo che più in alto con un tornante devia verso destra, qui si devia nettamente a sinistra per un centinaio di metri e si risale completamente il canale situato poco più a destra della cima de Il Pizzo.
L’ultimo tratto presenta pendenze di 40-45° ed in breve permette di raggiungere la cima (1755 m.)da cui si gode di un bellissimo panorama, a cavallo tra la Valle dell’Ambro e quella dell’Infernaccio e del Rio e di fronte al versante est del M. Priora.
Variante consigliata: Se la neve è in condizioni e si ha buon allenamento, l’itinerario descritto può essere considerato la prima parte di avvicinamento per la salita alla cima del Pizzo Regina, o per la lunghissima ma facile cresta nord-est, o una volta raggiunta la verticale del casale delle Murette, visibile sotto la cresta a sinistra 500 metri più avanti della cima de Il Pizzo, si prende una traccia di sentiero in piano che conduce verso il Casale della Priora (visibile nella foto n.5) e che attraversa l’ampio e incassato canale sommitale del Rio (canale est del M. Priora parzialmente in ombra nella foto n.5) nel tratto sopra alle pareti verticali che si risale completamente senza alcuna difficoltà per uscire proprio sui pendii sottostanti la cima del Pizzo Regina.
L’unico inconveniente che per la salita fino alla croce di vetta del Pizzo Regina occorre considerare almeno altre 2,5-3,5 ore di salita a seconda delle condizioni della neve !!
Ritorno: Stesso itinerario di salita e raggiungimento descritto.
SALITA DEL VERSANTE NORD DELLA PUNTA DI PRATO PULITO.
Accesso secondo itinerario: L’itinerario prevede come partenza Forca di Presta.
Si sale per il classico sentiero N.1 per il Monte Vettore, giunti al Rifugio Zilioli si scavalca la cresta della Forca delle Ciaole e si inizia a scendere il pendio in direzione delle Roccette, verso il Lago di Pilato, tenendosi verso sinistra. Si raggiunge così il fondo della valletta compresa tra la Punta di Prato Pulito che incombe sopra di voi e lo Scoglio del Lago la cui cima si trova più sulla destra.
Si inizia quindi a risalire il pendio in direzione della cima della Punta di Prato Pulito (357912,8 E – 4741898,7 N; 2345 m.) che si fa sempre più ripido man mano che si sale.
L’ultimo tratto sotto alla cima presenta alcuni tratti rocciosi scavalcabili per stretto canalino e pendenze di 45-50° e generalmente la neve è sempre in ottime condizioni senza pericoli oggettivi.
La prima salita è stata effettuata nel lontano 12 marzo 1994 e poi ripetuta diverse volte, alcuni momenti della prima salita sono riportati nella mia prima pubblicazione “I MIEI MONTI SIBILLINI” anno 2011, foto n. 200-201.
Ritorno: Dalla cima di Punta di Prato Pulito, oltre a proseguire verso la Cima del Lago e la Cima del Redentore, si scende al Rifugio Zilioli per la facile cresta nord-est per poi riprendere l’itinerario di raggiungimento.