LA GROTTA “BOCCA LARGA” DELLA VALLE DELL’ACQUA GILARDA E L’ANELLO DELLE TRE CIME (GUALDO DI CASTELSANTANGELO).

NUOVI ITINERARI dal 2014 ad oggi
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Itinerario che permette di raggiungere la grande grotta denominata “Bocca Larga” situata di fronte all’abitato di Gualdo di Castelsantangelo sul Nera per poi proseguire fino alla Punta di Valloprare (1776 m.) attraverso la cresta che lo collega al Monte Pagliano (1386 m.) e per finire compiendo un giro circolare raggiungendo Monte Pian Falcone (1854 m.) e la cima del Monte Lieto (1944 m.) per poi ridiscendere a Gualdo attraverso la Valle dell’Acqua Gilarda.

Itinerario aperto il 30 aprile 2016.

L’itinerario, pur essendo all’interno del parco Nazionale, è praticamente sconosciuto e chiaramente non è descritto in alcuna guida dei Monti Sibillini in commercio,

Si consiglia di percorrere l’itinerario in estate o comunque dopo un periodo di siccità in quanto l’ingresso della grande grotta presenta dei salti rocciosi, facilmente arrampicabili, ma a primavera o d’autunno si presentano bagnati e quindi resi scivolosissimi dall’acqua di stillicidio.

Accesso:

L’itinerario prevede come base di partenza la frazione di Gualdo di Castelsantangelo sul Nera facilmente raggiungibile attraverso la strada che lo collega a Castelluccio.

            Dopo aver parcheggiato in uno slargo al termine della lunga frazione si prosegue a piedi lungo l’ampia sterrata che prosegue dal paese e si inoltre nella Valle dell’Acqua Gilarda.

Descrizione:

            Dopo circa 300 metri dallo slargo dove si è lasciata l’auto si nota sul versante opposto della montagna, la cresta che collega Monte Pagliano a Punta di Valloprare un enorme buco nero all’interno del bosco, a circa 150 metri di dislivello dal fondovalle.

            Dopo averlo superato in linea d’aria si nota alla destra della strada una traccia che scende nel fosso.

            Si segue la traccia e la si lascia in corrispondenza di un fosso incassato che scende dalla parte sinistra del torrione dove si apre la grotta.

            Si risale faticosamente il fosso all’interno del bosco fino ad un salto roccioso, agevolati da alberi si supera il salto passando sulla sua sinistra.

            Salendo ancora all’interno del bosco in direzione delle rocce sovrastanti si nota verso sinistra la caverna.

            Dirigendosi verso di essa si raggiunge la sua base dove corre una cengia parallela (30 minuti dall’auto).

            L’interno della grande grotta “Bocca Larga” si raggiunge risalendo, con passaggi di I° grado, la sua base rocciosa,

facendo attenzione alle zone di rocce bagnate che possono essere molto scivolose soprattutto in discesa.

            La caverna ha dimensioni davvero grandi per la zona, con una enorme e spessa volta rocciosa alta circa 30 metri, si estende in profondità per una ventina di metri.

            Visitata la grande grotta si scende e si continua la traversata alla sua base percorrendo verso destra la cengia che corre sotto ad una fascia rocciosa.

            Si prosegue per altri 200 metri fino ad intercettare un ripido e roccioso fosso caratterizzato nel versante destro da un panoramico terrazzino con un curioso masso a forma di tavolo.

            Qui si sale in verticale all’interno del ripido e faticoso bosco per altri 300 metri fino ad uscire nei prati della cresta che collega  Monte Pagliano a Punta di Valloprare (40 minuti).

            Usciti nei prati si prosegue per il panoramico filo di cresta, si può osservare quasi tutto il versante ovest della catena dei Monti Sibillini, da M. Bicco e M.Bove Sud fino alla Cima del Redentore.

            Terminata la cresta una traccia di sentiero attraversa la faggeta di Punta di Valloprare per uscire a circa 100 metri dalla sua cima.

            Dalla Punta di Valloprare proseguendo per facile cresta, in circa 30 minuti si raggiunge la cima del Monte Pian Falcone.

            Quindi compiendo un cerchio praticamente perfetto si continua per aerea cresta fino alla cima di Monte Lieto (45 minuti) e con altri 15 minuti si chiude il cerchio raggiungendo la cima di quota 1853 m. che sovrasta il rimboschimento a conifere della Forca di Gualdo e da cui si inizia la discesa.

Discesa:

Dalla cima di quota 1853 m. per la aerea ma facile cresta nord-ovest (sentiero n. 23 della normale salita alla cima del monte) si scende facilmente (30 minuti) alla Forca di Gualdo e alla Madonna della Cona visibile sotto di esso in direzione nord-ovest.

            Prima di raggiungere la strada asfaltata si incontra più in basso un sentiero che, dalla Forca di Gualdo, si addentra nel bosco, lo si prende e dopo circa 200 metri si incontra una deviazione verso destra che scende ripidamente nel bosco e che, in circa 30 minuti, permette di raggiungere il fondo della Valle dell’Acqua Gilarda dove si intercetta la strada sterrata di salita.

            Con altri 30 minuti si raggiunge l’auto superando una captazione di acqua e una edicola sacra.

GIANLUCA CARRADORINI – BRUNO BARTOLAZZI – SERRANI FAUSTO                        30 APRILE 2016

1- Sulla strada sterrata della Valle dell’Acqua Gilarda, dopo circa 300 metri
da Gualdo si nota il alto sul versante opposto della montagna l’ampia caverna, in rosso il percorso di accesso e di proseguimento.
2- La paretina rocciosa da risalire, posta alla base della grande grotta “Bocca Larga”, in alto l’enorme volta rocciosa che la forma.
3- L’ingresso della grande grotta
4-La grande grotta “Bocca Larga” e l’itinerario di salita fino alla cresta tra Monte Pagliano e Punta di Valloprare
Pianta satellitare della valle dell’Acqua Gilarda con i percorsi per raggiungere la Bocca Larga e Monte Pagliano – Cima di Valloprare.
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