Itinerario inedito ed impegnativo per la lunghezza del percorso, permette di salire la Cima Vallelunga dalla cresta nord-ovest che scende verso la Valle Lunga.
L’itinerario è stato aperto il 25 settembre 2016.
Essendo l’itinerario più lungo per raggiungere tale cima non risulta tracciato, non sono presenti ne sentieri di avvicinamento ne sentiero di salita in quanto al di fuori dei normali percorsi escursionistici proposti dalle guide ufficiali dei Monti Sibillini.
La cresta presenta a circa 2/3 della salita un interessante tratto roccioso facilmente superabile con passaggi di I° grado su roccia.
Inoltre sono state proposte altre due impegnative varianti di salita effettuate anni fa ed anch’esse interessanti perché risalgono il versante nord-ovest e nord di Cima Vallelunga che rimangono i versanti più distanti da raggiungere e senza altri itinerari descritti in bibliografia.
Accesso:
La salita alla cresta nord-ovest di Cima Vallelunga e la variante I prevede come base di partenza Monte Prata raggiungibile in auto e quindi a piedi per strada sterrata chiusa al traffico veicolare si raggiunge la Fonte della Giumenta.
La variante II prevede un più lungo accesso con inizio dal parcheggio di Valleria, base di partenza per le escursioni all’Infernaccio e alla Valle del Tenna.
Avvicinamento per la cresta nord-ovest e I° variante:
Dal parcheggio di Monte Prata si prende la strada sterrata per Fonte della Giumenta (40 minuti).
Dalla fontana si prosegue per il sentiero classico di salita al M. Porche, dopo circa 20 minuti, raggiunta la prima sella erbosa (354895,8 E – 4748757 N; 1990 m.), si lascia il sentiero che si dirige verso destra nel pendio del versante ovest sottostante la cima di M. Porche e si prende una esile traccia dapprima in lieve salita che attraversa ripidi pendii erbosi poi sassosi e poi si dirige in piano in direzione della sella tra M. Porche e Cima di Vallinfante a quota 2030 m che si raggiunge in 15 minuti dove si scopre la Valle Lunga. (355021,7 E – 4749031,3 N; 2040 m.),
Dalla sella si scende nella valletta sottostante fino alla confluenza con la Valle Lunga in prossimità di una strettoia rocciosa (355335,8 E – 4749530 N: 1940 m.) da cui parte l’itinerario n.9 già descritto.
Quindi si prosegue in discesa su terreno ghiaioso fino a raggiungere il fondo della Valle Lunga.
Si prosegue sempre in discesa per tutta la valle e in un’ora si raggiungere la base della cresta nord-est di Cima Vallelunga in corrispondenza di alte formazioni rocciose sulla destra al limite del bosco sottostante (355593,5 E – 4750941 N: 1550 m.; foto n.14).
Descrizione salita per la cresta nord-ovest :
Dalla base del primo torrione che rappresenta la parte iniziale della cresta nord-ovest di Cima di Vallelunga (foto n.. 14 – 16 ), ci si innalza su ripido pendio erboso alla sua destra fino alla sua sommità.
Si prosegue quindi sul filo di cresta superando la sommità rocciosa di un secondo spuntone roccioso.
Si continua in costante e ripida salita fino ad intercettare un tracciato in piano che proviene dal Casale della Sibilla e si perde nei pendii alla vostra destra verso la Valle Lunga (356137 E – 4750973 N; 1910 m.; foto n.2).
Proseguendo in salita, in circa 45 minuti si raggiunge una sella erbosa che rappresenta la sommità della prima parte di cresta oltre la quale il pendio si fa meno ripido (foto n.3 -4).
Proseguendo sempre si facile cresta erbosa (foto n. 16) in altri 20 minuti si raggiunge il tratto più impegnativo della salita, caratterizzato da tre verticali salti rocciosi (356358,3 E – 4750424,5 N; 2075 m.; foto n. 5)
Si superano i tre salti direttamente sul filo di cresta con ripidi passaggi su roccia di I° grado (foto n. 6 -9) quindi per facile cresta erbosa meno ripida, in altri 30 minuti, si raggiunge la Cima Vallelunga a quota m. 2221.
Descrizione salita per la I° variante :
Questa variante, salita molti anni fa, è più impegnativa del primo itinerario descritto ed è consigliata solo ad escursionisti esperti.
Dalla base del primo torrione che rappresenta la parte iniziale della cresta nord-ovest di Cima di Vallelunga (foto n.. 14 – 16 ), ci si porta ancora a sinistra verso il bosco fino a superare la sua base.
Qui si inizia una ripidissima traversata in salita verso sinistra costeggiando il torrione e poi dirigendosi verso una crestina rocciosa molto lunga che si scavalca (355939,5 E – 4751089 N; 1735 m.).
Si continua sempre il salita verso sinistra passando alla base di un tratto ghiaioso e quindi ci si innalza in verticale verso delle rocce in alto situate sopra al ghiaione e che terminano a sinistra con un ripido canalino erboso molto scivoloso (356102 E- 4751085, 2 N; 1830 m.), in questo tratto, anche d’estate, è utile una piccozza.
Si supera il canalino erboso e si intercetta il sentiero che proviene dal Casale della Sibilla (356137 E – 4750973 N; 1910 m.; foto n.2) quindi in un’ora di salita si raggiunge la sella erbosa che rappresenta la sommità della prima parte di cresta raggiunta dal primo itinerario a cui si rimanda per il completamento della salita (foto n.3 -4).
Discesa:
Dalla Cima Vallelunga si percorre la bellissima cresta fino a M. Porche e quindi per cresta ovest si scende alla sella raggiunta dal percorso in avvicinamento, quindi alla Fonte della Giumenta, in tre ore di discesa si raggiunge l’auto a M. Prata.
Oppure giunti al tratto più basso della cresta tra Cima Vallelunga e M. Porche (356188,7 E – 4749243,3 N; 2075 m.) si può scendere in traversata senza tracciato fino alla testata della Valle Lunga caratterizzata da bellissime doline, attraversando il vasto ghiaione (foto n. 18) per andare a prendere una traccia ben visibile più in basso (355510 E – 4749317,8 N; 1955 m.) che scavalca la cresta centrale della valle per dirigersi alla base della cresta nord del M.Porche fino a raggiungere la valletta e la successiva sella tra il M. Porche e la Cima di Vallinfante quindi si raggiunge il M. Prata per l’itinerario di avvicinamento, considerare 2,5 ore di cammino per raggiungere l’auto.
GIANLUCA CARRADORINI – BRUNO BARTOLAZZI
25 SETTEMBRE 2016
Avvicinamento per la II° variante:
La seconda variante, salita nel 1999 risale il lungo ed ampio canalone nord di Cima Vallelunga che inizia praticamente a Capotenna e da cui è separato da un lunghissimo ed impenetrabile tratto di boscaglia.
Per questo motivo la salita lungo il canalone viene effettuata partendo dal parcheggio di Valleria per l’Infernaccio, si raggiunge quindi Capotenna per il classico itinerario n.10 quindi si prende il sentiero sulla destra fino a raggiungere il Casale Rosi.
Dal Casale Rosi si prosegue un tratturo a tornanti che sale i prati sovrastanti fino all’estremo margine superiore dove inizia il fitto bosco (356278,8 E – 4752283,5 N; 1250 m. ; foto n. 17 itinerario giallo).
Qui si nota una traccia a sinistra che si addentra nel bosco e poco dopo si fa più netta e che sale, a tornanti, fino ai ruderi del Casale Lanza (considerare almeno 3 ore dall’auto), punto di partenza della variante n.2 dell’itinerario proposto (356956,8 E – 4752071,9 N; 1580 m.).
Il sentiero poi prosegue fino al Casale della Sibilla ed alla cima del monte Sibilla, questo tracciato in realtà è descritto nelle guide ufficiali come l’itinerario n.32 del “Guerrin Meschino” ma attualmente è di difficile ritrovamento per la totale assenza di segnaletica.
Premetto che il tracciato completo della variante n.2 è uno dei più lunghi itinerari dei Monti Sibillini, con un tragitto totale di ben 18 chilometri e 1500 metri di dislivello pertanto è riservato solo ed esclusivamente ad escursioni ben allenati !!!
Descrizione salita per la II° variante :
Dal Casale Lanza (356956,8 E – 4752071,9 N; 1580 m.) si prende una traccia di sentiero che prosegue in piano verso destra, traversa al di sotto di un ampio crestone roccioso che scende sopra al casale (foto n.17 itinerario rosso) quindi si addentra in un tratto di bosco ed esce al centro del grande canalone nord di Cima Vallelunga.
Si risale il canale mantenendosi al centro, a circa metà salita si supera una strettoia verso destra (356475,3 E – 4750968,7 N; 1830 m.) quindi si intercetta il sentiero in piano che proviene dal Casale della Sibilla (vedi primo itinerario) ed in circa 2 ore si raggiunge una barriera rocciosa posta sotto alla cresta sommitale che si supera spostandosi a destra salendo un canalino roccioso posto sulla verticale della cima (356561,5 E – 4750478,3 N; 2105 m.).
Con facili passaggi su ripide roccette si esce sulla cresta nei pressi della cima.
Discesa per la II° variante :
Da Cima Vallelunga si scende per cresta alla sella del M. Sibilla quindi per tracce di sentiero al sottostante Casale della Sibilla (357001,2 E – 4751426,1 N; 1890 m.) e per più evidente sentiero con ripidi tornanti al Casale Lanza per itinerario descritto in bibliografia (foto n. 17 itinerario verde).
Quindi dal Casale Lanza si ritorna al parcheggio di Valleria per l’itinerario di avvicinamento, considerare almeno 4 ore per la discesa da Cima Vallelunga all’auto.
GIANLUCA CARRADORINI – GIANCARLO CARRADORINI LUGLIO 1999.
CARTE SATELLITARI DEL PERCORSO E DETTAGLIO SALITE CON:
GIALLO: Percorso di avvicinamento
ROSSO: Percorso proposto
VERDE:
Percorso di discesa