PASSO CATTIVO Sotto alle pareti del versante Ovest da Macchie di Vallinfante.
Dopo essere stati tra i primi a raggiungere il Passo Cattivo dopo il sisma del 2016 (vedi reportage), a quasi quattro anni di distanza per aspettare condizioni più sicure ed evitare scariche di sassi ho raggiunto la base delle pareti del versante Ovest dove si sono staccate le gigantesche frane documentate nel 2017.
L’itinerario più entusiasmante parte dalla frazione di Macchie di Vallinfante, ridotta ad un cumulo di macerie, una frazione di Castelsantangelo sul Nera (itinerario 1).
Anche questo itinerario, a quanto mi risulta, non è riportato nella bibliografia ufficiale dei Monti Sibillini ma solo nella cartografia anche se abbastanza conosciuto e stranamente segnalato, la traversata sotto al Passo Cattivo è impegnativa in quanto su terreno ripido e pietroso, tenendosi al margine del bosco non vi sono pericoli di caduta massi.
Oppure per semplificare si può partire dal Parcheggio del Cornaccione o dal tornante prima della sbarra (itinerario 2) raggiunto abbastanza comodamente tramite la strada sterrata da Frontignano (senza segnali nel paese).
ACCESSO ITINERARIO 1: Si raggiunge in auto la frazione di Macchie di Vallinfante, passando per il capoluogo Castelsantangelo sul Nera, dove si parcheggia
DESCRIZIONE ITINERARIO 1: Dal paesino o da quello che ne è rimasto, si prende il tratturo che , dopo una brusca curva, risale la valle in direzione delle pareti di Passo Cattivo. Il sentiero si snoda in una comoda salita e , tralasciando tutte le deviazioni secondarie che si incontrano ai lati, in circa 30 minuti si raggiungere un nucleo boschivo dove parte una evidente deviazione sulla destra (352762,8 E – 4751623,1 N; 1450 m.). Qui si hanno due possibilità:
ITINERARIO 1 DESTRO (in salita) : se si prende la deviazione a destra ci si inoltra nel bosco e in altri 30 minuti si raggiunge Poggio della Croce (353066,6 E – 4750982,2 N; 1623 m.) , il lungo crestone erboso che domina la vallata alla sinistra rispetto alla salita.
ITINERARIO 1 SINISTRO (in salita) :oppure si prosegue il tratturo su prato e in altri 30 minuti si raggiunge la base di uno sperone roccioso dove il sentiero si impenna e sale al suo fianco per condurre in breve alla Fonte del Lupo (352681 E – 4752174 N; 1700 m.) posta 200 metri più in alto che può essere visitata per poi ridiscendere alla base dello sperone dove parte il tracciato proposto della traversata sotto a Passo Cattivo, appena visibile.
ACCESSO ITINERARIO 2: Da Frontignano si raggiunge in auto il tornante (351411,5 E – 4751959 N; 1570 m) prima della sbarra del parcheggio del Monte Cornaccione oppure anche il parcheggio stesso.
ITINERARIO 2: Dal tornante parte un comodissimo tratturo praticamente in piano dentro alla pineta che in circa 30 minuti conduce alla Fonte del Lupo. Se si parte invece dal parcheggio del Cornaccione si sale per la strada di Passo Cattivo, a circa 1000 metri dal Passo Cattivo scende un evidente sentiero negli ultimi lembi di pineta che in 30 minuti dall’auto conduce anch’esso alla Fonte del Lupo.
ITINERARIO PROPOSTO (ACCESSIBILE SIA CON L’ITINERARIO 1 CHE CON IL 2) SOTTO ALLE PARETI DI PASSO CATTIVO: Sia da Poggio della Croce che dallo sperone roccioso prima della Fonte del Lupo parte un tracciato ad anello appena visibile che permette di traversare, in circa un’ora, la testata della valle alla base delle pareti di Passo Cattivo. Si può pertanto salire alla Fonte del Lupo, ridiscendere un po per il sentiero fino alla base del poggio roccioso (352832,3 E – 4752049 N; 1630 m.) per fare la traversata e ridiscendere a Macchie da Poggio della Croce. Il tracciato si snoda proprio nel bordo del bosco ed attraversa la base le tre conoidi delle frane cadute dal Passo Cattivo in modo da stare lontani da eventuali cadute di massi
RITORNO: Stesso itinerario di accesso.
Da Poggio della Croce è presente poi un vecchio ma evidente sentiero, non riportato nella bibliografia, (visibile nelle foto n.17-18) che si innalza verso il Passo Cattivo, che ho percorso più volte prima del terremoto e che in una salita ripida ma entusiasmante sotto ad alte pareti rocciose, conduce fino al Passo Cattivo. Questo tratto ancora ben visibile attualmente non è transitabile in quanto passa proprio attraverso la pericolosissima zona franata della Cima di Passo Cattivo a seguito del terremoto del 2016 eppure un incosciente ha tentato di percorrerlo, come visibile nelle foto n.14-15
Per fortuna, a forza di sonori e coloriti richiami verbali da parte mia ha capito il pericolo a cui andava incontro ed ha rinunciato all’impresa, se ne è ritornato sui più sicuri passi avendo ben cura di allontanarsi da me altrimenti si sarebbe preso anche ulteriori insulti ed ha pensato bene di ridiscendere per il Poggio della Croce anticipandomi.
Dopo gli strani incontri fatti nella recente uscita al Buco di Monte Berro (vedi nuovi itinerari), dopo questo ennesimo episodio e soprattutto dopo il particolare inverno trascorso, con tutti gli episodi di gente inconsapevole dei rischi a cui andava incontro che ho potuto osservare e che ho descritto nei miei vari itinerari, mi sono fatto l’idea che siamo giunti ad un punto di estrema necessità tale che chi frequenta la montagna dovrebbe obbligatoriamente seguire un corso di formazione con tanto di esame finale e rilascio di un patentino, simile ad una patente di guida, nautica, da lavoro o da raccolta funghi, che gli possa permettere di frequentare la montagna con un minimo di sicurezza e conoscenza sui rischi che essa comporta, come appunto guidare una macchina o peggio una moto,una barca, una attrezzatura da lavoro o saper raccogliere funghi commestibili, tutte attività che presentano elevato rischio.