PASSO GALLUCCIO – LA FRANA DI SASSO SPACCATO Versante Nord Cima di Pretare.

In una giornata afosa e grigia siamo partiti da Passo Galluccio per un sentiero in salita in direzione di Monte Pisciano per poi deviare per prati per il Monte Pianello della Macchia alla ricerca di una rara orchidea, la Traunsteinera globosa, che puntualmente abbiamo trovato, essendo presente nei Monti Sibillini nel solo versante Est da Altino a Passo Galluccio.

Abbiamo quindi proseguito per la cresta verso la Cima di Pretare per poi deviare nel bosco in direzione Nord per scendere a prendere il sottostante Sentiero dei Mietitori da dove ci saremo diretto verso le Sorgenti del Fluvione a vedere la grande frana del Sasso Spaccato staccatasi dal grande scoglio qualche mese dopo il forte terremoto dell’Ottobre 2016.

In realtà dentro al bosco abbiamo poi intercettato una traccia di sentiero che ci ha condotto prima ad una vecchia fonte denominata Fonte de Colle Rumìte (361210 E – 4742802 N, 1355 m.slm.) che non porta più acqua e quindi, attraversando anche un lungo tratto di bosco devastato dalle slavine, ci ha condotto direttamente sulla strada per le sorgenti del Fluvione uscendo a circa 800 metri prima del cancello che attualmente chiude la strada poco prima della grande frana.

Quindi siamo scesi nel bosco sottostante la strada ed abbiamo raggiunto i giganteschi frammenti del Sasso Spaccato che sono franati a valle, creando un enorme intaglio nel bosco e un vero e proprio cratere nel punto dove si sono fermati.

Tali massi sono anche più grandi di quelli che hanno creato un intaglio nel bosco sottostante la parete Nord del Monte Bove Nord, caduti anch’essi a causa del terremoto del 2016 e di cui ho riportato le immagini nella sezione dedicata ai reportage post-sisma.

Mi sono divertito nel calcolare il peso del masso più grande che abbiamo raggiunto, delle dimensioni medie di 12 x 8 x 6 metri di altezza per un totale di oltre 500 metri cubi di calcare massiccio con una densità di 2,5 tonnellate/metrocubo ecco qua’ che il masso più grande pesa più di 1200 tonnellate scese a valle da circa 1700 metri di quota fino ai 1300 metri finali !!!!!!

Per il ritorno verso Passo Galluccio siamo ritornati indietro per la strada sterrata fino al Sentiero dei Mietitori da cui brevemente fino all’auto.

In circa 300 metri di tragitto sulla strada prima del Sentiero dei Mietitori, abbiamo fatto una macabra scoperta, ben 3 roditori morti senza alcuna ferita, forse avvelenati da bocconi ???? Ma c’è qualcuno che vigila ?

1- L’orchidea Traunsteinera globosa al Monte Pianello.
2- La vecchia fonte de Colle Rumìte nel bosco alle coordinate : 361210 E – 4742802 N., a 1355 metri di quota.
3- Il versante Est del Sasso Spaccato con la grande parte franata più bianca.
4- Sulla verticale del Sasso Spaccato con il grande intaglio nel bosco che ha prodotto la frana.
5- 6- I due giganteschi massi che si sono fermati 400 metri più in basso del Sasso Spaccato da dove si sono staccati, lato Est..
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7- Lato Sud
8- Lato Ovest
9- Lato Nord.
10- Il cratere che hanno formato nel fosso, prima di fermarsi.
11- I massi ed il cratere.
12- Eloquente immagine della distruzione che la frana ha prodotto nel bosco sottostante.
13- 14 – 15- Roditori morti apparentemente senza alcuna ferita nel brave tratto di strada dalla frana al Sentiero dei Mietitori, forse avvelenati ????
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16- La felce Polystichum aculeatum.
17- Polygonatum odoratum
18-Polygonatum verticillatum
19- La rara Convallaria majalis (Mughetto).
20. Gentiana utriculosa sul bordo della strada
21- 22- La frana fotografata il 10 aprile 2017 da Santa Maria in Pantano, nell’angolo a sinistra in basso i massi delle foto n.5-9.
22- Particolare dell’angolo in basso sinistra della foto n.21