LA EX MINIERA DI MANGANESE di Poggio San Vicino.
Ulteriore itinerario consigliato ad appassionati di grotte e mineralogia, permette di esplorare una lunga galleria della ex Miniera di Manganese di Poggio San Vicino. La miniera, attiva negli anni ’50 del secolo scorso, è stata abbandonata presto per la scarsità del minerale estratto, costituito da esclusivamente da Pirolusite, chimicamente Biossido di Manganese.
Le Marche sono scarse di luoghi mineralogici, grandi miniere di zolfo erano attive nel Pesarese fino agli anni 50 dello scorso secolo ma per il resto questa è una delle rare miniere aperte della nostra regione, in precedenza ho descritto l’itinerario per visitare la Miniera di Ferro di Pecorile.
La miniera si trova anch’essa nella parte settentrionale del gruppo montuoso del Monte San Vicino.
ACCESSO: Si raggiunge in auto il paese di Poggio San Vicino, un piccolo comune della Provincia di Macerata, dalla superstrada Vallesina (Fabriano – Ancona) all’uscita “Apiro-Mergo” proseguendo per la strada Provinciale n.9 quindi si devia per la strada Provinciale n.117 Esinante in direzione dell’Abbazia di S.Urbano proseguendo in direzione San Severino Marche -Apiro con deviazione per il paese di Poggio San Vicino per la strada Provinciale n.3 . Oppure da San Severino Marche in direzione di Cesolo per proseguire per Apiro per la strada Provinciale n.2 fino a Frontale. Qui si devia per la strada Provinciale n.52 fino a Poggio San Vicino.
Giunti alla chiesa si sale fino alla sommità del paese proseguendo in salita in direzione Loc.Palazzo-Domo, la strada poco dopo inizia a scendere con uno stretto tornante, si prosegue in discesa quasi al fondovalle fino al primo incrocio a destra per Cerqueto-Vallonga dove si parcheggia.
DESCRIZIONE: Dalla parte opposta dell’incrocio dove si è parcheggiato si trova un tratturo che scende verso il fosso (344087,1 E – 4804474,1 N; 390 m.) , dopo circa 100 metri si trova una deviazione a sinistra con indicazione per i “Ginocchielli di S.Romualdo” che consiglio di visitare, si prosegue a destra fino ad una seconda deviazione con cartello indicante a sinistra la prosecuzione per la Miniera di Manganese, non fatevi intimorire dall’indicazione di 4 km di percorso per la miniera perché da questo punto sono solo 1,5 km di distanza.
Si percorre il tratturo di fondovalle tra alta vegetazione per circa 1 km fino a raggiungere il fosso (343473,5 E – 4803824,7 N; 430 m.), lo si attraversa e si prosegue a destra in netta salita, dopo circa 200 metri si trova un tornante e la strada svolta a sinistra, dopo altri circa 300 metri si raggiunge il piazzale di ingresso della miniera, (massimo 1 ora dall’auto) sotto ad alte pareti rocciose (343336,3 E – 4803911,4 N; 535 m.). Percorrere con attenzione la galleria fino al termine dove devia a destra fino ad un pozzo che esce nella parete sovrastante. salendo dal piazzale della galleria a destra per traccia di sentiero si può raggiungere la sommità del pozzo verticale che esce alla base di una alta parete rocciosa dove si possono osservare ancora ampie porzioni di mineralizzazione a Pirolusite nera. Nel piazzale della miniera, scavando tra le pietre, si possono trovare ancora dei frammenti di Pirolusite dal caratteristico colore nero.
Al ritorno si consiglia di visitare i “Ginocchielli di S. Romualdo” proseguendo il sentiero intercettato all’andata, fino a raggiungere un lastrone di calcare grigio contrassegnato da una targa metallica dove, secondo la leggenda, alla sua base sono impresse le impronte del Santo che si trovava a percorrere la zona con un cavallo in direzione della vicina Valdicastro.