GROTTA DI MONTE PATINO

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La Grotta di Monte Patino si apre nel versante Sud del monte omonimo, a circa 1280 metri di altezza, ha rappresentato un tradizionale riparo per i pastori del luogo e probabilmente è stata frequentata dall’uomo sin dalla preistoria.

L’accesso, facile ed adatto a tutti grazie ad un ampia strada sterrata, richiede circa un’ora con partenza dalla Forca di Ancarano.

ACCESSO: Si raggiunge il valico della Forca di Ancarano sia passando da Preci che da Norcia, percorrendo in auto la Strada Provinciale n.476 e si parcheggia presso una pineta con strada imbrecciata.

DESCRIZIONE: Dal valico si segue la strada sterrata dalla parte opposta della pineta prendendo la deviazione a destra, si raggiunge in breve una fonte, si prosegue fino ad un barbecue in pietra.

Al successivo incrocio che indica la salita per la Forca di Giuda ed il Monte Patino si continua sempre a destra in costante ma lieve salita fino ad una piccola cava e ad un successivo tratto pieno di massi caduti dopo il terremoto dalla alta parete superiore. Proseguendo ancora sulla strada sterrata raggiunge un altro tratto con massi e numerosi inutili omini di pietra, come se non fosse evidente il tratturo che si percorre.

Si esce quindi dal bosco raggiungendo un prato dove si scorge Norcia e da dove si vede la parete più in basso che forma la Grotta di Monte Patino, sovrastata da una seconda fascia parallela di rocce rossicce, sulle pendici Sud del monte (348084 E – 4741947,5 N; 1280 m.).

Si percorre una curva e sulla sinistra si nota un sentiero (con omino di pietre utile in questo caso) che si inoltra nel bosco, in breve si raggiunge l’ingresso della cavità profonda una decina di metri.

La cavità e caratterizzata da pareti e soffitto completamente annerite dai fuochi che sono stati accesi nei secoli dai pastori che la frequentavano.

Volendo si scavalca a sinistra la parete e si risale su un ripido tratto rupestre per raggiungere la fascia rocciosa sovrastante dove è presente un’altra piccola cavità.

Se si continua la strada sterrata di fondovalle si raggiunge dapprima la Fonte di Patino e quindi, in netta e più ripida salita, si raggiunge la Forca di Giuda e quindi la cima del Monte Patino (2 ore dalla Grotta).

RITORNO: Stesso itinerario. Se si transita per Preci si consiglia di visitare la chiesa della Madonna Bianca situata nella frazione di Ancarano – Sant’Angelo, ben segnalata a pochi passi a piedi dalla strada provinciale.

1- La fonte presente all’imbocco del tratturo
2- La deviazione per la Forca di Giuda stranamente segnalata.
3- Una vecchia tabella di divieto di caccia inglobata dall’albero su cui era stata infissa.
4- La piccola cava lungo il tratturo
5- La alta parete che sovrasta la sterrata.
6- Il tratto pieno di massi caduti da terremoto alla base della parete della foto n.4.
7- Inutili omini di pietra posti vicinissimi uno dopo l’altro come se la strada non fosse visibile.
8- Altri grandi massi sulla strada.
9 – 10 – i massi caduti dalla parete recano spalmature di minerali ferrosi
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11- 12- Superata la parete si continua a risalire la valle.
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13- Nel cuore della parete è presente un vecchio nido di rapaci.
14- Il tratto all’uscita dal bosco dove si scopre Norcia.
15- Le pareti di roccia rossa, alla base di quella a destra si apre la Grotta di Monte Patino.
16- L’omino di pietre all’imbocco del sentiero che conduce alla Grotta di Monte Patino già visibile.
17- La parete che forma la Grotta.
18-25- La Grotta di Monte Patino, la parete sovrastante reca i segni di secolari fuochi accesi dai pastori che la frequentavano
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26- Superando la parete si può risalire verso la fascia rocciosa più in alto.
27- La parete di roccia rossa è stranamente caratterizzata da spigoli molto vivi, piuttosto particolare per roccia calcarea.
28 – 30 – La grotta più piccola presente alla base della fascia rocciosa superiore.
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31- 32- La cengia prosegue per tutta la base della parete
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33- La città di Norcia
34-35- Una grande pianta di Ephedra nebrodensis cresce nella verticale parete rocciosa della fascia superiore
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36-38- Ad Ancarano (Sant’Angelo) è presente la bellissima ma inagibile chiesa della Madonna Bianca.
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38- Due leoni scolpiti su pietra intorno all’anno 1000 caratterizzano l’ingresso della chiesa.
39- Pianta satellitare del percorso proposto. ROSSO : itinerario per la Grotta di Monte Patino. GIALLO: Itinerario per Monte Patino.

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