Intorno al Lago del Fiastrone e nella valle sottostante si aprono numerose caverne e grotte tra cui la conosciutissima Grotta dei Frati.
Meno conosciute sono altre grotte distribuite intorno al Lago, in particolare una grotta molto caratteristica anche se di limitatissima estensione è la Grotta VI del Lago del Fiastrone.
Si raggiunge facilmente dalla strada che scende da Fiastra verso Monastero, poco prima dell’ansa del Lago si lascia l’auto nel parcheggio del lungolago (400 metri circa prima dell’incrocio per Podalla) e si sale sopra strada su traccia di sentiero che parte dal bordo ghiaioso in fondo allo slargo.
Dal bosco si ci costeggia verso Nord la strada una cinquantina di metri sopra di essa per raggiungere la zona rocciosa franata con il terremoto del 2016 e bonificata con reti plastiche, nel primo nucleo roccioso di Travertino si apre il Buco dell’Istrice, una profonda fessura che, come indicato dal nome, viene utilizzata come tana dagli animali.
Proseguendo in quota nella zona franata ma resa sicura da reti plastiche a terra si raggiunge un secondo nucleo roccioso franato con il terremoto ed attualmente imbracato con reti metalliche dove alla base si apre una seconda grotta, salendo al fianco sinistro del costone roccioso si raggiunge la Grotta VI del Lago del Fiastrone, particolare per la forma del torrione roccioso di travertino che la forma.
Il Travertino è una roccia tenera prodotta dallo stillicidio dell’acqua calcarea in presenza di particolari muschi, essa assume le forme delle specie vegetali dove si deposita il calcare trasportato dall’acqua.
Il raggiungimento di queste cavità, facile e brevissimo, può essere abbinato ad una escursione in zona come ad esempio alle Lame Rosse.
La cavità, come le altre presenti nella zona, è riportata nel Catasto delle Grotte della Regione Marche.