LAGO DI PILATO – GROTTE DI FORCA DI PALA Monitoraggio degli arbusti intorno al Lago.

Il 14 Settembre 2023, passando per la Valle delle Fonti e Forca Viola, siamo ritornati al Lago di Pilato, come ogni estate, per monitorare, da ormai una quindicina di anni, la crescita di alcuni arbusti di Salix apennina e Salix caprae che stanno vegetando sulle sue sponde e che, credo presto, forniranno ombra ai tanti, forse troppi, escursionisti che visitano la valle.

Si veda anche l’articolo “C’ERA UNA VOLTA IL LAGO DI PILATO” in occasione del prosciugamento del Lago del 11 ottobre 2022.

Con l’occasione riporto anche un breve itinerario da fare al ritorno per visitare alcune grotte sotto a Forca di Pala.

1- Saturno splende sopra alla Cima del Redentore mentre, ancora notte, ci apprestiamo a risalire la Valle delle Fonti.
2- Il sentiero che da Forca di Pala prosegue verso il Lago di Pilato
3- Il Pizzo del Diavolo con le grandi conoiodi detritiche formate dalle frane del terremoto del 2016 e il Gran Gendarme.
4- Gli arbusti di Salici intorno alle sponde del Lago di Pilato, ormai fanno parte del paesaggio, dieci anni fa erano piccolissimi e non si osservavano nelle foto dell’epoca.
5 – 7- Piccoli salici crescono
6
7
8 – 11 -Altri sono già dei piccoli alberi.
9
10
11
12 – 16 – Una serie di Salici in ordinata fila stanno vegetando nella parte Sud del Lago di Pilato e già si rispecchiano nelle sue acque.
13
14
15
16
17 – 21 – Una seconda fila si sta allineando alla sponda Ovest.
18
19
20
21
22- Ramo di Salix caprae.
23- Ramo di Salix apennina.
24 – Solo alcuni esemplari più grandi invece vegetano nella parte Nord del Lago.
25 – 28 – Quel che resta del Lago di Pilato quest’anno, almeno non si è prosciugato.
26
27
28
29 – 30- Uno dei Salici che vegeta nella parte Nord del Lago si specchia sulle sue acque.
30
31 – 32 – l Pizzo del Diavolo
32
33- Uno dei tanti massi crollati con il terremoto del 2016.
34- Per fortuna il Chirocefalo del Marchesoni ancora sopravvive nelle acque del Lago di Pilato.

GROTTE DI FORCA DI PALA.

Al ritorno dal Lago di Pilato, una volta superata Forca di Pala il sentiero continua verso Forca Viola attraversando il versante Nord di Cima di Forca Viola.

Arrivati a circa metà tragitto si scende liberamente dal sentiero e ci si dirige nel ghiaione sottostante ritornando indietro verso le rocce situate sotto al sentiero dove, già da lontano, si osservano le cavità che si aprono in una lunga cengia rocciosa.

Ringrazio Patrizio R. per le immagini.

35- La variante proposta per visitare le Grotte di Forca di Pala.
36- Veduta del versante Est del Monte Argentella dalle cavità proposte.
36 – Veduta del versante Nord di Cima di Forca Viola, nel prato di sinistra in alto si osserva il sentiero che corre in piano verso Forca Viola da cui si discende per visitare le grotte..
37- 40 – L’interno delle piccole grotte.
38
39
40
41 – 42- La cengia rocciosa che forma le cavità
42
43- 46 – La Ripa Grande vista dalle grotte
44
45
46