L’INFERNACCETTO DELL’AMBRO E LA SALA DEL TRONO – LE MERAVIGLIE DI ROCCIA DEI MONTI SIBILLINI.

ASCENSIONI CLASSICHE dal 2018 ad oggi
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Uno dei luoghi più spettacolari dei Monti Sibillini ma sicuramente anche dell’intero Appennino centrale è l’Infernaccetto dell’Ambro e la Sala del Trono, situate nel tratto della Valle dell’Ambro posta tra i bastioni rocciosi delle Roccacce e della Travertina, un chilometro circa più a valle delle sorgenti dell’Ambro, qui la natura ha creato una forra davvero spettacolare ed incredibile difficile da descrivere finché non si entra nel suo interno. Una immensa sala tra pareti altissime e una vera e propria fessura tra le rocce formata dall’acqua quasi inaccessibile caratterizzano queste forre.

L’itinerario fino all’ingresso dell’Infernaccetto dell’Ambro è relativamente facile ed adatto ad escursionisti che si sanno muovere su terreno sconnesso, con calzature adatte a terreni scivolosi e caschetto ma poi il proseguimento fino alla sala del Trono è adatto SOLO ED ESCLUSIVAMENTE AD ESCURSIONISTI ESPERTI in quanto bisogna attraversare pendii molto ripidi e risalire e scendere tratti su roccia.

ACCESSO: Da Montefortino si raggiuge in auto il Santuario della Madonna dell’Ambro e si parcheggia nell’ampio piazzale.

DESCRIZIONE: dal piazzale si prende il tratturo in salita dietro al Santuario (Sentiero 226), si prosegue in salita si raggiunge una zona in frana quindi una captazione di acquedotto recintata oltre la quale si raggiunge una deviazione a sinistra in netta discesa che in breve riporta al torrente a tratti asciutto (la deviazione a destra conduce verso il Casale S.Giovanni Gualberto) . Si segue il greto del torrente su traccia di sentiero ed in circa due ore di cammino tra i massi si raggiunge la strettoia rocciosa dell’Infernaccetto dell’Ambro. A seconda dell’altezza delle pozze d’acqua presenti si può entrare nella fessura fino a trovare un salto roccioso che si può superare facendo scaletta a mano al primo salitore, si consiglia di portarsi poi una scaletta di corda con nodo finale da incastrare sulla roccia per agevolare la salita e la discesa dei compagni, la discesa dell’ultimo verrà fatta da questo abbracciando il masso e scivolando in modo controllato verso valle mentre i compagni sotto lo tengono per i piedi.

PARTE CONSIGLIATA SOLO AD ESCURSIONISTI ESPERTI: Visitata la strettissima forra dell’Infernaccetto dell’Ambro si ritorna al suo ingresso fuori delle pareti (foto n.1) dove si nota a destra una traccia di sentiero che sale subito molto ripida nel bosco, (foto n.11) dopo circa 100 metri la traccia devia con un tornante (foto n.12) ed inizia a traversare il bosco in quota in direzione Ovest, passa sopra ad una fascia rocciosa (non prendere la deviazione in piano ma la traccia che risale ancora) fino a scavalcare lo spigolo ed entrare in un ripido vallone che, con una delicata discesa, riporta nel greto del torrente (foto n.13), in un tratto più ampio a monte dell’infernaccetto (foto n.14). Raggiunto questo tratto si può scendere verso valle nella forra che va restringendosi fino a passare sotto ad un grande masso incastrato per affacciarsi sul punto di calata (catena a destra) sopra alla fessura dell’Infernaccetto (punto davvero spettacolare ma da fare con molta attenzione, foto n.5-19).

Quindi si ritorna indietro e si risale obbligatoriamente il greto del torrente (foto n.20-21) che aumenta di pendenza, si risalgono massi e due paretine attrezzate con corda (foto n.22) e catena (foto n.26) e la forra si va restringendosi sempre di più fino ad arrivare alla grande Sala del Trono dove le altissime pareti chiudono la prosecuzione. Godetevi questo luogo magico perché veramente non è facile trovare eguali in Appennino (40 minuti dall’Infernaccetto).

RITORNO; Stesso itinerario oppure se si vuole fare un anello, molto consigliato, dalla Sala del Trono si ridiscende il greto del torrente fino a raggiungere l’ampio canalone da cui si è discesi, qui, a sinistra sopra il greto, si notano degli ometti di pietra che indicano una traccia di sentiero che risale la sponda sinistra orografica anche qui su pendio piuttosto ripido e con alcuni tornanti ma che, in breve, conduce al bosco sovrastante dove un sentiero ben tracciato prosegue, con ulteriori tornanti in salita, fino a Fonte Feletta ricongiungendosi con il sentiero n.226. Da qui facilmente per sentiero ben evidente si arriva al Casale S. Giovanni Gualberto, si prosegue passando sotto le pareti del Balzo Rosso e si ridiscende al Santuario della Madonna dell’Ambro per sentiero ben segnalato (ritorno ore 2) .

Per facilitare l’escursione ho riportato anche il tracciato GPS anche se nei tratti più stretti della forra ci sono stati inevitabili echi di segnale ed è difficile indicare le coordinate e quote giuste.

1- L’ingresso dell’Infernaccetto dell’Ambro, poco più a valle, sulla destra orografica sale il sentiero per la Sala del Trono.
2 – 10 – L’infernaccetto dell’Ambro.
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INFERNACCETTO DELL’AMBRO – PARTE SUPERIORE

11- Il primo tratto di salita nel bosco del versante destro orografico che dall’ingresso dell’Infernaccetto conduce verso la Sala del Trono.
12- Dopo un tornante si cambia direzione e i prosegue sempre su pendio molto ripido verso Ovest.
13- Il canalone di discesa, scendere verso destra, non dove si sta affacciando Gilberto (al centro della foto), proprio sopra alla parte superiore dell’Infernaccetto
14- La parte superiore dell’Infernaccetto con il grande masso incastrato
15- La catena di calata per chi fa Torrentismo.
16- Veduta verticale nella “fessura” della parte superiore dell’Infernaccetto dell’Ambro.
17 – 19- Il passaggio sotto al grande masso incastrato
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LA SALA DEL TRONO

20- Il tratto di valle più aperto tra l’Infernaccetto e la Sala del Trono.
21- La valle si va restringendo sempre di più man mano che ci si avvicina alla Sala del Trono.
22- il primo tratto attrezzato con una corda.
23 – 25 – Si continua tra pareti sempre più alte e strette e con massi incastrati.
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26- Il tratto attrezzato con una catena
27 – 28 – Risalita di grandi massi
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30 – 42 – E finalmente si arriva all’immensa e straordinaria Sala del Trono.
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43- 45 – Fasi di discesa
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46- I giganteschi Faggi di Fonte Feletta.
47- Il ritorno alla base del Balzo Rosso.
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