LA GROTTA DEL BEATO BERNARDO – GROTTE DI MONTELAGO DI CAMERINO.

OLTRE I MONTI SIBILLINI (ascensioni ed esplorazioni in altre catene montuose)
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I Piani carsici di Montelago, superiore e inferiore, sono uno dei tanti altipiani dell’Appennino, si elevano ad una quota media di 940 metri il primo e 900 metri il secondo, delimitati da Monte Igno a sud e Monte di Mistrano a Nord, tra i Comuni di Serravalle, Camerino e Sefro.

I Piani sono caratterizzati da un lago temporaneo primaverile nel piano inferiore e una delle poche torbiere dell’Appennino nel piano superiore, questi ambienti sono popolati da una flora specifica molto interessante composta da diverse specie di orchidee e altre piante rare.

Consiglio di fare questa escursione a primavera dove è possibile ammirare una delle più belle fioriture di Orchidee dell’Appennino con decine di specie e di poter osservare il lago temporaneo colmo di acqua.

L’accesso ai piani può essere effettuato in auto da Serravalle del Chienti salendo alla frazione di Copogna per poi proseguire su strada asfaltata fino alla chiesa della Madonna di Montelago con punto di ristoro limitrofo oppure da Camerino per strada imbrecciata che sale dalla frazione di S.Erasmo verso Nibbiano infine da Sefro alla frazione di Agolla per proseguire poi su strada imbrecciata.

Nei dintorni dei Piani di Montelago si aprono delle cavità visitabili, la Grotta del Beato Bernardo e di San Bartolomeo delle Carpenese e altre due cavità nei pressi della chiesa della Madonna di Montelago: la Grotta Bocalume e il Buco del Sasso Freddo che avendo carattere di pozzo verticale abbiamo esplorato per una piccola parte con lo speleodrone.

Di seguito la descrizione per raggiungere le quattro grotte.

LA GROTTA DEL BEATO BERNARDO

Per raggiungere invece la Grotta del Beato Bernardo, una volta raggiunto il Piano Inferiore per la strada asfaltata, nei pressi del lago, si prende la deviazione di breccia per Sefro-Agolla con indicazione anche per la grotta, si percorrono circa 2 chilometri fino al Passo del Trebbio dove si parcheggia in corrispondenza di una pensilina con pannelli solari, di fronte inizia il breve sentiero per la Grotta. addirittura provvisto di illuminazione notturna e perfettamente segnalato. In circa 15 minuti si raggiunge a piedi la Grotta del Beato Bernardo, al ritorno, a circa metà sentiero, si sale a sinistra su una lieve traccia nel bosco che sale verso le pareti sovrastanti e, costeggiando le pareti, si può raggiungere una seconda cavità, la Grotta di San Bartolomeo delle Carpenese. Non fidatevi della geolocalizzazione del Catasto delle Cavità della Regione Marche in quanto la indica sotto il sentiero anziché sopra.

1- Il Piano di Montelago Superiore, visto dalla strada che sale da Copogna di Serravalle.
2- Il lago di Montelago
3- Il canale di scolo del lago verso l’inghiottitoio.
4 – 5 -Alcuni Biancospini (Crataegus monogyna) arborei secolari al piano superiore.
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6 – Dactylorizha sambucina con fiori rossi
7 -Dactylorizha sambucina con fiori gialli
8- Orchis pauciflora
9 – Orchis provincialis
10 – 11 – 12- Orchis morio
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13- Ophrys fusca Link subsp. funerea
14- Nel lago del piano Inferiore di Montelago vegeta la rara e bellissima Orchis laxiflora.
15- E la Dactylorizha incarnata.
16- La più comune Gimnadenia conopsea
17 – 20- Mentre nella torbiera del Piano Superiore vegeta il rarissimo Eriophorum latifolium.
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21- Tiglio in fiore che alimenta un un vero e proprio stormo di farfalle.
22-Il cartello posto all’inizio del sentiero per la Grotta del Beato Bernardo.
23- Non si può dire che manca la segnaletica al Passo del Trebbio di Montelago, magari fosse così nel Parco dei Monti Sibillini.
24- Il comodissimo sentiero per le due grotte.
25- L’alta parete dove si apre la Grotta del Beato Bernardo.
26 – 30 – La Grotta del Beato Bernardo, meta di pellegrinaggio.
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31 – 34 Costeggiando la stessa parete si raggiunge la Grotta di San Bartolomeo delle Carpenese.
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35 – 36 – La curiosa “finestra” nella Grotta di San Bartolomeo.
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LE GROTTE DI MONTELAGO: IL BUCO DI SASSO FREDDO

Le due cavità, il Buco di Sasso Freddo e la GRotta Bocalume, sono situate nei pressi della Chiesa della Madonna di Montelago, si raggiungono facilmente seguendo le tracce GPS del Catasto delle Cavità della Regione Marche. Esse si trovano a terra protette da recinto e grata all’interno di un bosco come visibile nella foto n.49, a poche centinaia di metri dalla chiesa.

37 – 39 -Il Buco di Sasso Freddo protetto da una recinzione.
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40 – 42 – Esploriamo il pozzo con lo speleodrone ma poi esso devia e non si può proseguire.
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LA GROTTA BOCALUME

43 – 44 -La Grotta Bocalume è protetta da una pesante grata a terra.
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45- Caliamo lo speleodrone e notiamo tre aculei di Istrice conficcati su una parete del pozzo, forse è caduta al suo interno.
46- Ci avviciniamo agli aculei.
47- Raggiunti gli aculei proseguiamo per vedere se c’è la carcassa dell’Istrice.
48- Ma il pozzo devia e non possiamo proseguire, vediamo solo altri aculei nel fondo.
49- La posizione delle grotte di Montelago.
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