IL ROMITORIO E LA FONTE DEL BEATO UGOLINO, LE LAME ROSSE.

Itinerario storico, breve, facile e con una bella panoramica sul Lago di Fiastra ma poco conosciuto.

Si raggiunge prima la Fonte poi il Romitorio del Beato Ugolino quindi si può proseguire per affacciarsi sul grande e ripido canalone della parte superiore delle Lame Rosse.

Il Beato Ugolino, l’anacoreta dei monti Sibillini, nacque a Fiegni, di Fiastra, intorno ai primi anni del XIV sec. Il padre fu Malagotto III, discendente di quella nobile famiglia dei conti Malagotti, Signori di ben quattro feudi: Appennino, Poggio, Cerreto, Fiastra.

La madre, Lucia, non sopravvisse al parto e lo lasciò orfano. Ugolino fin dall’infanzia ebbe una salda formazione spirituale, che lo portò a proseguire da solo, senza tentennamenti, il cammino della vita anche quando a tredici anni gli morì il padre. Da quel momento il giovane, libero di disporre della sua volontà, maturò l’idea di vendere la proprietà lasciatagli dal genitore in ossequio al precetto della perfezione evangelica. Così a vent’anni vendette la proprietà e si ritirò in un eremitaggio.

Ugolino preferì ritirarsi in solitaria meditazione in una grotta presso Fiegni.

Forse poco tempo fa abbiamo ritrovato anche la Grotta dove Ugolino si ritirò in eremitaggio, vedasi l’articolo in questo Blog “LA GROTTA DEL BEATO UGOLINO E LA GROTTA DI NICOLA – VALLE DEL FIASTRONE” del 21 novembre 2023.

Qui sarebbe rimasto fino alla sua morte, vivendo in unione di preghiera e di meditazione.

Lo ristorava una sorgente, che la tradizione vuole fatta scaturire da lui stesso. Si dice che una temporanea dimora il Beato l’abbia avuta a S. Liberato, un eremo fatto costruire probabilmente da S. Francesco d’Assisi, non lontano da Fiegni.

Operò interventi a favore di quanti, attratti dalla fama della sua santità, ricorrevano a lui fiduciosi. Guarì un certo Pietro, zoppo fin dalla nascita e impossibilitato a camminare; restituì la vista a un tale Antonio che aveva perso un occhio nel tagliare la legna; guarì gli indemoniati.
Il Beato Ugolino rimase nell’eremo per circa trent’anni e morì nel mese di dicembre del 1373. Dopo la morte, il corpo del Beato venne portato nel vicino castello di Fiegni e collocato nella chiesa dedicata a S. Giovanni Battista.

ACCESSO: Si raggiunge in auto la frazione di Fiegni di Fiastra per la strada Provinciale n.58 che costeggia il Lago di Fiastra. Si raggiunge prima la chiesa di Santa Lucia a Paninvetre, quindi proseguendo, il Santuario del Beato Ugolino, aperto solo la domenica. la strada prosegue verso il terrazzo panoramico del Balzo della Rufella con una veduta verticale sul Lago quindi raggiunge Rufella e sale verso Fiegni. All’ingresso della frazione la strada si divide, a destra prosegue verso Collemese e San Maroto con la bellissima chiesa del Santissimo Salvatore che consiglio di visitare al ritorno. A sinistra si entra nel paese e raggiunge la Chiesa di San Flaviano. Si parcheggia all’ingresso di Fiegni.

DESCRIZIONE: Nell’incrocio delle tre strade asfaltate, in corrispondenza di una edicola (foto n.1) parte una sterrata in lieve salita che in circa un’ora conduce comodamente alla Fonte del Beato Ugolino.

Durante il tragitto è possibile avere dei bellissimi scorsi del Lago di Fiastra e della sottostante Valle del Fiastrone.

Raggiunta la fonte dopo poche centinaia di metri si apre la grande radura erbosa dove si erge il Romitorio, dietro ad esso, poco visibile, inizia un sentiero poco frequentato che, in costante ma lieve salita e in circa un’ora, conduce ad una grande radura con tracce di vecchie recinzioni in legno, dove si perde.

Qui è consigliato usufruire di una navigatore satellitare per ritrovare l’imbocco nel successivo bosco alla fine della radura in salita verso Nord, che, in altri 300 metri di tragitto sempre in lieve salita, conduce nella parte superiore del grande canalone breccioso dove, in fondo, si possono osservare le alte guglie delle Lame Rosse.

RITORNO: Per lo stesso itinerario descritto oppure, nel canalone delle Lame Rosse è presente una traccia che lo taglia in quota e che, in un altro chilometro circa, conduce alla Fonte Sottacqua dove un sentiero ritorna indietro Ovest nel fosso e scende verso la Grotta dei Frati per poi riprendere il sentiero che conduce alla parte terminale delle Lame Rosse per chiudere così un percorso circolare.

L’attraversamento del canalone delle Lame Rosse è consigliato solo ad escursionisti esperti in quanto molto ripido e con breccia mobile anche se a tratti sono presenti alberi che facilitano il passaggio.

Di seguito le immagini dell’escursione.

1- L’edicola nella strada all’ingresso di Fiegni, punto di partenza dell’itinerario proposto.
2- Purtroppo il giorno dell’escursione il tempo non era il massimo e la Valle del Fiastrone era ricoperta di nebbia, in alto il gruppo Nord dei Monti Sibillini con, da sinistra, il Pizzo Regina, Monte Acuto, Pizzo Tre Vescovi, Punta Bambucerta, Monte Rotondo, Monte Cacamillo, Monte Pietralata e la Croce di Monte Rotondo.
3- Veduta verso la frazione di Podalla di Fiastra, Monte Frascare e il Monte Montioli a destra.
4- Zoom sulla Chiesa abbaziale di Santa Croce di Podalla, che abbiamo visitato nel pomeriggio.
5- La Fonte del Beato Ugolino.
6 – 7 – Il Romitorio del Beato Ugolino costruito in una radura nel bosco con un bellissimo panorama….se fosse stato sereno.
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8- La targa che ricorda il giorno della costruzione dell’eremo.
9- L’interno del Romitorio.
10- Dietro al Romitorio parte il sentiero per le Lame Rosse.
11- A prima vista ci sembrava un tronco caduto in realtà è una grande radice che viaggia parallela al terreno.
12 – 13- La grande radura poco prima del canalone delle Lame Rosse, presenta tracce di vecchie recinzioni.
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14- La parte superiore del canalone delle Lame Rosse.
15- Di fronte il Monte Sottacqua.
16- Ed in fondo i torrioni delle Lame Rosse.
17- La Valle del Fiastrone, i campi di Monastero ed il taglio della strada che da Pian di Pieca conduce al Lago di Fiastra..
18 – 19- I Torrioni delle Lame Rosse da una veduta insolita, dall’alto anziché dal basso.
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20 – 23- In queste immagini si nota la ripidità del canalone delle Lame Rosse che, nonostante la mancanza di sole, almeno ci ha regalato un po’ di colore autunnale.
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24- Piccolo ma coloratissimo Acero.
25- La parte superiore del canalone.
26 – 27- La nebbia mattutina si è dissolta permettendo una visione quasi aerea del Lago di Fiastra.
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28- la Chiesa abbaziale di Santa Croce di Podalla, del XIII secolo, che abbiamo visitato nel pomeriggio.
29- Di fronte alla Chiesa di Podalla si apre l’itinerario descritto, a sinistra il Romitorio e a destra, più in alto, il canalone delle Lame Rosse.
30- Zoom sul Romitorio
31- Zoom sul canalone delle Lame Rosse.
32- Zoom sui torrioni delle Lame Rosse.
33- Pianta satellitare del percorso. ROSSO: Percorso proposto – GIALLO: Percorso di ritorno