LA GROTTA DI SASSO PETRUCCIO – MONTI DELLA LAGA

OLTRE I MONTI SIBILLINI (ascensioni ed esplorazioni in altre catene montuose)
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La Grotta di Sasso Petruccio si apre all’interno di un lungo fosso che scende tra il Colle Ungino e il Colle Finarolo, nella dorsale che scende verso Nord dal Monte Scalandro, nei Monti della Laga.

Escursione effettuata accompagnati da Paolo che ci ha illustrato le particolarità e la storia della valle e con Romina, Marco e Federico.

ACCESSO: Si raggiunge in auto la frazione di Quintodecimo di Acquasanta Terme e si parcheggia lungo la Salaria (Strada Statale n.4).

DESCRIZIONE: Si entra nella frazione di Quintodecimo, devastata dal terremoto del 2016, seguendo le indicazioni per Sasso Petruccio, si passa di fronte alla Chiesa di Santa Maria delle Piane (foto n.2) e si prosegue in salita fino ad uscire dal paese.

Si prosegue per un ampio tratturo passando di fronte a vecchi caratteristici vigneti (foto n. 3-4) fino a raggiungere il greto del Rio di Noce Andreana dove è presente la deviazione verso sinistra (cartello foto n.14) per Sasso Petruccio (20 minuti).

Si inizia a salire nel bosco per poi proseguire in quota sotto a pareti rocciose fino a raggiungere un piccolo ricovero in pietre a secco di boscaioli (foto n.19-22), si prosegue per evidente sentiero fino a raggiungere la parete rocciosa con un lunghissimo tetto al di sotto della quale si apre la Grotta di Sasso Petruccio che conserva ancora ruderi di edifici e perfino un camino (1,15 ore dalla deviazione del rio).

Di seguito le immagini dell’escursione.

1- Catocala fraxini piuttosto rovinata a fine stagione.
2- la bellissima facciata della Chiesa di Santa Maria delle Piane di Quintodecimo.
3 – 4- Le caratteristiche vigne della zona di Acquasanta
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5 – 8- Il primo tratto di tratturo che risale il Rio di Noce Andreana con le caratteristiche pareti di arenaria della cosiddetta “Formazione della Laga” .
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9- Nel fosso non mancano le felci, qui Polypodium vulgare.
10- Parete tappezzata di felce Capelvenere (Adiantum capillus veneris).
11- Felce maschio (Dryopteris filix-mas) ed il raro Ruscus hypoglossum.
12- Fungo del genere Clitocybe a forma di imbuto.
13- Fungo Ascocoryne sarcoides.
14- L’incrocio nei pressi del Rio Noce Andreana dove si devia per Sasso Petruccio.
15- Il sentiero sale a mezzacosta passando alla base di pareti rocciose.
16 – 17- Nel sentiero incontriamo un vecchio cavo di acciaio e una carrucola usati per far scendere a valle il legname tagliato in quota.
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18- Vecchi tronchi di Castagno caratterizzano il bosco.
19 – 22 – Alla base di una alta parete troviamo un piccolo vecchio edificio usato dai boscaioli.
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23- Colori autunnali nel bosco misto.
24 – 25 – Grandi faggi sostengono vecchi alberi caduti
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26- Fungo Craterellus cornucopioides detto Trombetta dei morti.
27- Vecchia ceppaia di castagno
28- Ogni tanto, dai fossi laterali, si incrocia qualche cascatella.
29 – 30 – Proseguiamo tra altissimi alberi, faggi e carpini neri.
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31- Castagno plurisecolare.
32- Enorme ceppaia di Faggio.
33- Poco prima di arrivare alla Grotta di Sasso Petruccio si incontrano anche i ruderi di un vecchio mulino.
34- Acqua limpidissima nel fosso, visibile grazie alle foglie che galleggiano.
35- Passaggio stretto tra fosso e pareti poco prima della Grotta.
36- La cascatella nei pressi della grotta.
37 – 46 – La Grotta di Sasso Petruccio si apre sotto ad un enorme tetto di Arenaria.
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47- Ritorniamo indietro passando per il Rio.
48- Dove sono presenti anche delle Marmitte dei Giganti.
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