Itinerario di salita al margine del gruppo dei Monti Sibillini ad una cima, la Croce di Monte Rotondo, poco conosciuta e frequentata eppure molto panoramica, riportato con il numero 279 sulla cartina dei Monti Sibillini ma non dettagliatamente descritto in alcuna guida e per questo l’ho riportato nella sezione nuove salite anche se conosciuto da molti.
Percorso facile ma di tutto rispetto, infatti presenta un dislivello in salita di 850 metri con 10 chilometri di sviluppo, più interessante d’inverno con neve in quota perché permette di raggiungere più brevemente la Croce di Monte Rotondo ed il Monte Rotondo stesso che invece, in questa stagione, risulta meno accessibile.
ACCESSO: Si raggiunge con l’auto il Santuario di Macereto da Visso, dietro al santuario si gira a destra in direzione di Ussita e si prosegue per circa due chilometri su comoda strada asfaltata fino al valico delle Arette dove in corrispondenza di un ampio slargo, convergono altre due strade sterrate e si parcheggia l’auto in modo da far passare gli automezzi dove è presente un grande abbeveratorio per i bovini sulla sterrata che sale verso il M. Careschio (347779,2 E – 4758482 N; 1115 m.).
DESCRIZIONE: Dal parcheggio si prende il tratturo che sale sopra strada e che si dirige in direzione Nord. Lo si segue per circa 800 metri fino ad un bivio (347887,2 E – 4759319 N; 1160 m.) dove si lascia il tratturo che gira nettamente destra e si individuano ben 3 sentieri. Si prende il primo sentiero a destra che inizia a salire verso la pineta sovrastante in direzione Nord-est. Il sentiero centrale proviene da Cupi di Visso mentre quello di sinistra proviene direttamente dal Santuario di Macereto da cui si può anche partire.
Dopo 500 metri di salita si raggiunge la base della pineta ed il sentiero cambia direzione, si sale verso Est sempre al margine del bosco, dopo circa 600 metri si attraversa un ampio canalone (348759,4 E – 4759566,5 N; 1345 m.) e dopo altri 500 metri si esce in un canale erboso in corrispondenza dei Piani di Pao dove in breve si intercetta il tornante più basso della strada Casali – Fiastra – Rifugio del Fargno. In questo canalone erboso abbiamo scoperto che, reso praticamente invisibile da un grosso nucleo di ramno alpino, c’è un vecchio casaletto di pietra che conserva ancora l’arco della porta, foto n.13 -14 /349484,6 E – 4759352 N; 1530 m.), chiaramente d’inverno i ruderi del casale sono perfettamente visibili. Il luogo è riportato nella planimetria satellitare ingrandita foto n.18.
Raggiunta la strada sterrata si può risalire il pendio erboso su traccia di sentiero che permette di tagliare il pendio ritrovandosi sul tornante superiore, tagliando ancora in salita ci si ritrova direttamente sul tratto di strada superiore in corrispondenza della cresta spartiacque, poco sopra la deviazione del tratturo che conduce al Casale Gasparri, nell’alta valle di Rio Sacro (1,3 ore dall’auto, 349926,1 E – 4759204,2 N; 1650 m.).
Dalla cresta si sale in direzione Sud-est verso le barriere antivalanghe presenti nel versante Ovest della Croce di Monte Rotondo, continuando sulla cresta sovrastante le barriere si raggiunge la gigantesca croce di cima in altri circa 30 minuti di aerea salita (350795 E – 4758482,8 N; 1930 m.).
Dalla cima della Croce di Monte Rotondo proseguendo la cresta in altre due ore di salita si può raggiungere la cima del Monte Rotondo scendendo dapprima verso La Banditella dove si intercetta un sentiero che sale dal Casale Gasparri sottostante e prosegue per la cresta Ovest fino alla cima.
DISCESA: Stesso itinerario.
Avendo percorso parecchie volte il sentiero, posso dire che nelle stagioni “fredde” è abbastanza difficile non accorgersi del rudere in pietra segnalato, ma ovviamente essendovi capitati in piena estate l’avete trovato nascosto dalla folta vegetazione. E’ utile segnalare anche che, una volta raggiunta la parte più alta della strada dopo il tratto di sentiero che taglia tutti i tornanti, è possibile (se si prosegue diritti anzichè voltare a destra verso le barriere antivalanga) incontrare un altro sentiero che, camminando a mezza costa sopra la strada che conduce al casale Gasparri, bypassa le creste della croce portando direttamente alla base del Monte Rotondo. L’itinerario intero in cresta è naturalmente molto più bello e panoramico, ma se si vuole risparmiare parecchia strada e puntare direttamente al Monte Rotondo può essere un’alternativa.
Lo stesso sentiero che sale dal valico delle Arette è molto comodo per percorrere un altro bellissimo itinerario. Una volta raggiunti i piani di Pao e girando a sinistra in direzione Cupi, proseguendo lungo la strada sterrata per un centinaio di metri, è possibile ritrovare la partenza del vecchissimo sentiero (ancora oggi percorribile) che attraversando una vecchissima faggeta passa dalla Fonte del Rio Sacro per dirigersi poi verso il Casale Gasparri. Sicuramente questo sentiero era una volta essere utilizzato dai pastori, mentre ora è in totale abbandono (ne ho trovato traccia solo sulle vecchie carte IGM).
Grazie Manuel per le precisazioni e le indicazioni.
Aspetto altri tuoi futuri interventi per arricchire la conoscenza dei Monti Sibillini.
Un abbraccio
Sono io che devo ringraziarti, da camminatore e amante delle nostre montagne questo sito è per me un punto di riferimento insostituibile (e sono sicuro che non lo è solo per me).