CENGIA DEI FIUMARELLI E GROTTE DE LE CUTE Sempre meravigliose e con nuove scoperte
Una escursione da Casali di Ussita alla Cengia dei Fiumarelli, pur avendola percorsa decine e decine di volte, mi regala sempre forti emozioni.
La successiva visita alle Grotte de Le Cute, ed in particolare alla Grotta Nascosta, non riportata sul Catasto Grotte della Regione Marche, già descritta sul presente sito, stavolta ci ha fatto scoprire dei reperti ossei non osservati nella prima visita e il ritrovamento anche del raro Geotritone Italiano (Speleomanteus italicus).
Di seguito le immagini delle due escursioni effettuate nella stessa giornata.
Ringrazio Manuel e Romolo per avermi concesso alcune delle loro foto.
LE GROTTE DE LE CUTE
C’ERA UNA VOLTA IL LAGO DI PILATO……
I Monti Sibillini sono ricchi di leggende, la Sibilla, il Guerrin Meschino, ormai ci sono anche delle favole, e come tutte le favole iniziano con.. C’era una volta…….
Si è cosi, ormai dovremo dire ogni estate che nei Monti Sibillini c’era una volta il Lago di Pilato.
E presto avremo anche delle sponde boscose intorno al Lago, alcune specie di alberi tra cui Salix caprea, Salix apennina e Atadinus alpina (o Rhamnus alpina), già indicate in una mia precedente escursione e tenute sotto controllo da circa dieci anni a questa parte, stanno crescendo di anno in anno e presto arriveranno a fare ombra intorno al Lago.
Di seguito le toccanti immagini della escursione del 6 ottobre 2022 confrontate con le immagini del 30 ottobre 2010.
COME SONO LONTANE LE IMMAGINI DEL LAGO DI PILATO GELATO DEL 30 OTTOBRE 2010 ACCOMPAGNATO DAL NOSTRO AMICO BRUNO E CON LA PRIMA NEVE DELLA STAGIONE
LE MONTAGNE ISPIRANO
Le montagne non sono solo ascensioni, libertà, impegno fisico, panorami, piante, animali, minerali, tradizioni, cultura, storie, persone, suoni, profumi (che però non si possono riprodurre nel web) ma anche poesia.
Mi è stata inviata questa poesia sui Monti Sibillini che ho trovato fatta con il cuore da una persona che ha captato in pieno lo spirito dell’andare in montagna e voglio proporla ai frequentatori del mio sito.
Grazie a Romina Vittori.
Ai Sibillini
Oh miei amati Monti Sibillini,
padre e madre della Marca.
A pochi passi da questa vetta,
vi dev’essere la porta del paradiso.
Verde pace tutt’intorno,
silenzio ed eternità.
Profumo semplice del creato.
Fiori d’ogni specie e insetti laboriosi.
Come nell’Eden,
abbandono i dolori della terra,
per rifugiarmi nell’assoluto incontro
della beatitudine.
MONTE VETTORE – ANTICIMA NORD
Salita classica dalla Valle Santa, per evitare l’orribile e degradato sentiero che sale da Forca di Presta, alla cima massima dei Monti Sibillini quindi successiva discesa fino all’anticima Nord del Monte Vettore e ritorno per lo stesso itinerario.
Di seguito le immagini della giornata.
IL NEVAIO DI BUGGERO – 2022 Immagini nel tempo.
La zona denominata “Buggero” situata nel versante Nord del Monte Cacamillo, nel gruppo Nord dei Monti Sibillini, è un ambiente selvaggio e poco conosciuto che regala luoghi inusuali come le Grotte omonime e i ruderi della chiesina dei Frati di Rio Sacro riscoperte poco tempo fa.
L’imbuto del Monte Cacamillo regala invece la magia di un enorme nevaio di accumulo delle grandi slavine invernali che scendono dai ripidi pendii erbosi sovrastanti, alto delle volte anche oltre 25 metri, ad oggi l’unica zona dei Monti Sibillini che, grazie ad un buon innevamento invernale, conserva ancora neve nonostante le alte temperature di questi ultimi due mesi e nonostante la quota di appena 1400 metri.
In questa raccolta di immagini mie e dei miei amici ho voluto documentare l’evoluzione di questo nevaio dall’inizio della primavera ad oggi.
In questo sito sono già riportati diversi articoli che riportano immagini del sito, anche invernali, e descrivono l’itinerario di accesso alla zona a cui rimando.
Ricordo anni passati con inverni molto nevosi che il nevaio rimaneva fino ad Ottobre inoltrato e solo un anno rimase una chiazza di ghiaccio che arrivò ad essere ricoperta dalla successiva neve invernale.
Mio nonno mi raccontava che il fratello che vendeva granite ad Acquacanina, d’estate si recava a Buggero e alla Valle dell’Acquasanta per prelevare il ghiaccio necessario alla sua attività.
Un grazie di cuore ai miei amici Manuel O. e Patrizio R. che mi hanno concesso le loro immagini permettendomi di realizzare questa particolare galleria.
Sarò grato a chi vorrà continuare a monitorare lo sviluppo del nevaio inviandomi nuove immagini.
28 MARZO – Ph. Patrizio R.
16 APRILE – Ph. Patrizio R. – Gianluca Carradorini
25 MAGGIO – Ph. Patrizio R.
15 GIUGNO – Ph. Patrizio R.
2 LUGLIO – Ph. Manuel O.
7 LUGLIO – Ph. Gianluca Carradorini
10 AGOSTO Ph. Gianluca Carradorini – Manuel O.
21 AGOSTO il nevaio, nonostante la torrida estate ancora tiene duro, grazie a Nicola M. di Perugia per il contributo.
EVENTO
10 GIUGNO 2022 BIBLIOTECA COMUNALE BELFORTE DEL CHIENTI ore 21.00
Info 333 7844353
LAGO DI PILATO dalla Valle delle Fonti per Forca Viola.
Escursione del 25 maggio 2022 con Silvia, Diego, Laura e Riccardo dalla Valle delle Fonti per Forca Viola al Lago di Pilato per osservare le condizioni dell’invaso, purtroppo i due laghi sono già a meno della metà della massima capienza.
Il 2 giugno 2022 i miei amici Valerio, Gilberto e Silvia sono ritornati al Lago di Pilato e già le condizioni dell’innevamento, a distanza di 8 giorni, erano cambiate a causa delle alte temperature degli ultimi giorni,
Di seguito le immagini dell’escursione del 25 Maggio:
Di seguito le immagini dell’escursione del 2 Giugno:
VALLE TRE SANTI – SORGENTI DEL TENNACOLA – PINTURA DI BOLOGNOLA
La Valle Tre Santi è formata dal Torrente Tennacola tra le pendici del Monte Castel Manardo e del Monte Valvasseto.
Itinerario classico, facilissimo ed adatto a tutti anche se poco conosciuto, riportato nella cartografia dei Monti Sibillini e descritto dettagliatamente nella “GUIDA DEI MONTI SIBILLINI” edita nel 1983 dal CAI di Ascoli Piceno ormai introvabile e nel libro “FIGLIE DELL’ACQUA E DEL TEMPO” di G.Antonini del 2001 e, meno dettagliatamente anche nel libro “SENTIERI E LUOGHI DIMENTICATI DEI MONTI SIBILLINI” di M.Spagnoli del 2008, a cui rimando, conduce nel classico ambiente di Forra Appennina, dove alte pareti di roccia, buio e rumore dell’acqua, creano quel fascino formato da luci ed ombre tutto particolare.
Consiglio comunque di partire dalla strada sterrata che continua da Casa Calcagnoli della frazione di Giampereto di Sarnano anzichè da Le Cese per motivi di parcheggio. Superata la forra con la cascata Anginelli nel ramo sinistro si prosegue a destra nel fondovalle per traccia di sentiero attualmente provvisto di numerosissimi (forse anche esagerati in quanto talvolta distanti neppure 10 metri) ometti di pietra fino alla Pintura di Bolognola attraversando una delle più belle faggete dei Monti Sibillini. Per il ritorno o si segue lo stesso itinerario di salita oppure si possono seguire le indicazioni riportate nella bibliografia indicata che permettono di effettuare un percorso ad anello, in tal caso vedere anche il mio itinerario “SASSOTETTO – VALLE TRE SANTI Per Campomaggiore” di Maggio 2021.
Al ritorno consiglio di visitare, anche se solo dall’esterno, la bellissima Abbazia di Piobbico, resa inagibile dal terremoto del 2016, situata lungo la strada dopo Giampereto.
Di seguito le immagini dell’escursione.
AVVISO IMPORTANTE
Recentemente ho visto molte immagini sui social che “pubblicizzano” luoghi spettacolari e particolari dei Monti Sibillini poco conosciuti, molti dei quali descritti nei miei due libri o sul presente sito, quali ad esempio “Il Portico” situato alla base delle pareti del Pizzo del Diavolo e varie forre e grotte dei Monti Sibillini.
Tali luoghi rappresenteranno un richiamo irresistibile per gli “escursionisti della domenica” della prossima estate che inconsapevolmente si possono mettere in serie condizioni di pericolo in quanto tali luoghi, dopo il terremoto del 2016, si trovano sotto a pareti rocciose completamente sbriciolate e soggette a continue scariche di sassi.
Si sconsiglia pertanto di raggiungere tali luoghi o di consultare persone esperte che possono darvi consigli per la vostra sicurezza.
PIZZO DI META – MONTE RAGNOLO – PIZZO DI CHIOGGIA – MONTE MONTIOLI
Piccole e a prima vista insignificanti cime del gruppo Nord dei Monti Sibillini collegate tra loro che, con le loro verticali pareti, delimitano ad Est i Piani di Ragnolo, d’inverno acquistano un fascino particolare per gli scorci che donano.
Da sottolineare che difficilmente si cammina da soli anche nei giorni infrasettimanali in quanto i Piani di Ragnolo sono rinomati per le ciaspolate e per la lunga pista da sci da fondo .
Di seguito le immagini della ciaspolata fatta con Federico e Davide partendo dalla Maddalena di Sassotetto salendo verso il Pizzo di Mèta per poi proseguire per le creste degli altri tre monti, in una giornata caratterizzata da una freddissima tramontana.