I Monti Sibillini sono ricchi di leggende, la Sibilla, il Guerrin Meschino, ormai ci sono anche delle favole, e come tutte le favole iniziano con.. C’era una volta…….
Si è cosi, ormai dovremo dire ogni estate che nei Monti Sibillini c’era una volta il Lago di Pilato.
E presto avremo anche delle sponde boscose intorno al Lago, alcune specie di alberi tra cui Salix caprea, Salix apennina e Atadinus alpina (o Rhamnus alpina), già indicate in una mia precedente escursione e tenute sotto controllo da circa dieci anni a questa parte, stanno crescendo di anno in anno e presto arriveranno a fare ombra intorno al Lago.
Di seguito le toccanti immagini della escursione del 6 ottobre 2022 confrontate con le immagini del 30 ottobre 2010.
COME SONO LONTANE LE IMMAGINI DEL LAGO DI PILATO GELATO DEL 30 OTTOBRE 2010 ACCOMPAGNATO DAL NOSTRO AMICO BRUNO E CON LA PRIMA NEVE DELLA STAGIONE
SCOGLIO DELL’AQUILA – Versante Ovest Cima del Lago – Cima del Redentore.
Salita classica, era l’unica che, in questo periodo di carenza di neve, presentava una striscia di neve continua e anche dura dalla strada alla base dello Scoglio dell’Aquila.
Saliti con Virginia e Silvia, che era la prima volta che provava i ramponi, complimenti.
Di seguito le immagini della salita.
MONTE VETTORE ed il nuovo Rifugio Zilioli.
Il 22 Febbraio 2021, in giorno lavorativo per evitare affollamenti, con Monica e Davide siamo saliti da Forca di Presta al Monte Vettore principalmente per andare a vedere il nuovo Rifugio Zilioli installato nell’autunno del 2020 in quanto ancora non avevamo avuto occasione di visitarlo. Salita effettuata in condizioni praticamente primaverili, con foschia nelle vallate, poca neve marcia e caldo anche in quota. Di seguito le immagini della salita.
FOTO STORICHE :
CIMA DEL LAGO Cresta Est dalle “Roccette”.
ASCENSIONE N. 979 dal 1979.
Il 21 Luglio 2019 abbiamo risalito direttamente dalle “Roccette” la ripida cesta Est della Cima del Lago che incombe sulla Conca del Lago di Pilato.
La cresta non presenta particolari difficoltà con ultimo tratto piuttosto ripido e dislivello complessivo (sola cresta est) di circa 400 metri, non è percorsa da alcun sentiero ne è segnalata sulle guide in commercio e si propone come alternativa alla solita cresta Rifugio Zilioli – Punta di Prato Pulito – Cima del Lago, che ormai ho percorso una cinquantina di volte in tutte le stagioni.
Sicuramente risulta molto più panoramica del percorso classico perché si sale quasi in verticale sopra alla conca del Lago di Pilato e sul bordo roccioso della verticale parete Nord della Cima del Lago percorsa da diverse vie invernali.
Per la salita si raggiunge il Rifugio Zilioli alla Forca delle Ciaole partendo da Forca di Presta per il classico sentiero, diventato ormai uno stradone, che conduce al Monte Vettore.
Al Rifugio si scende per prati verso il Lago di Pilato quindi giunti in prossimità del passaggio roccioso denominato “le roccette” si devia nettamente a sinistra per prendere la cresta che diventa più ripida man mano che ci si innalza.
Dalla Cima del Lago abbiamo raggiunto poi la Cima del Redentore ed abbiamo così osservato gli ennesimi effetti del terremoto dell’Ottobre 2016 nelle creste con vari sdoppiamenti e fenditure. La maggior parte degli escursionisti che abbiamo incontrato erano totalmente ignari dei visibili effetti provocati dal terremoto.
Infine al ritorno abbiamo documentato anche il curioso mistero geologico presente nel pianoro di cresta tra la Cima del Lago e la Punta di Prato Pulito descritto di seguito e di cui ancora i geologi non sanno dare spiegazione certa.
Di seguito le immagini della salita.
VALLE DEL LAGO DI PILATO
ASCENSIONE N. 967 dal 1979
Il 30 marzo 2019 ho percorso la Valle del Lago di Pilato da Foce, di seguito le immagini dell’escursione.
Nella Valle del Lago di Pilato la neve è davvero poca, la siccità sta creando una situazione di rischio.
Alle 9 del mattino nonostante il sole arriva tardi nella conca del Lago la temperatura era già di 13°C per arrivare a 18 °C alle ore 11 anche per assenza di vento in fondovalle.
Le sponde e molti tratti di pendio sia sotto il M. Vettore che sotto il Pizzo del Diavolo sono già libere dalla neve e nella conca intorno non ci sono più di due metri di neve come visibile dalle foto di confronto con gli anni passati.
Gli anni passati ho documentato accumuli anche di 6 metri di neve.
Quando si scioglierà la neve sicuramente non sarà
sufficiente a riempire completamente il lago che quindi sarà già in crisi
idrica fin dalla primavera.
Si spera in future piogge ma è la neve accumulata nella
conca del lago che contribuisce maggiormente al suo riempimento.
La sopravvivenza del Chirocefalo del Marchesoni si fa ogni
anno sempre più a rischio.
Anche oggi strani incontri, sono arrivato alle sponde del lago per primo, intorno alle 10, verso le 11 è arrivato un gruppo di escursionisti con un maledetto cane che ha abbaiato di seguito per due ore senza capirne il motivo, non c’erano pecore o altra gente, non si trova più pace neppure in montagna !!!
Nei pressi del M. Rotondo alle ore 9 del mattino salgo in maglietta e senza ramponi.Il versante nord del Pizzo del Diavolo con le grandi frane prodotte dal sisma dell’Ottobre 2016Il versante nord del Gran GendarmeL’intero versante nord del Pizzo del DiavoloLa Valle del Lago di Pilato con innevamento scarso, emerge a destra la morena del M. Rotondo, sullo sfondo il M.Sibilla.Il maestoso Gran Gendarme visto dal ghiaione sottostanteLa Cima del Lago con scarso innevamento.Ore 11, il mio orologio lasciato all’aria e all’ombra segna 18°C !!!Particolare nella Nord di Cima del Lago con i canaloni di salita invernale, in basso due alpinisti si dirigono verso il ghiaione sud della Cime del Redentore, come si è piccoli al cospetto delle montagneEscursionisti sotto al ghiaione del Gran Gendarme praticamente già senza neve !!!Alpinisti si dirigono nel canale della Cima del Lago, tra poco scenderanno per le condizioni di neve non idonee per la salita.Il Castello ed il Canale Maurizi alla sua destraLa sponda ovest del Lago di Pilato già scoperta dalla neve.Le condizioni di innevamento intorno ai massi a sud del Lago di Pilato il 13 aprile 2013Le condizioni di innevamento intorno ai massi a sud del Lago di Pilato il 30 marzo 2019, un vero disastro !!La conca del Lago di Pilato con le sponde già scoperte della neve, si noti il confronto con l’escursionista al centro.Il ghiaione est del Pizzo del Diavolo, anch’esso praticamente senza neve.la sponda ovest del primo laghetto, al centro del lago neppure due metri di neve.Il lago di Pilato il 15 maggio 2017, si noti il masso grigio in primo piano a sinistra, alto circa 1,5 metri ed il mio amico Fausto sopra al masso alto anch’esso circa 1,5 metri caduto con il terremoto dell’Ottobre 2016 al centro del Lago Il lago di Pilato il 30 marzo 2019, si noti il masso grigio al centro in primo piano e nella stessa direzione più in alto al centro del Lago il masso caduto con il terremoto dell’Ottobre 2016 (poco più che un puntino) della foto precedente, entrambe scoperti dalla neve.Ore 13.30 il sole già tramonta oltre il Gran Gendarme. Ore 13.30 il sole già tramonta oltre il Gran Gendarme. Lo sfiato di pressione dell’acquedotto di Foce, simile ad un geyser, produce un singolare arcobaleno nel pomeriggio quando il sole si abbassa sull’orizzonte, con il freddo della notte invece produce il cumulo di ghiaccio e curiose strutture visibili fino al sopraggiungere del sole.Arbusto glassato dal “geyser” con il freddo della notte.
M. VETTORE E CIMA DI PRETARE
Il 7 febbraio 2019 da Forca di Presta abbiamo raggiunto la vetta del M. Vettore e poi siamo scesi fino alla Cima di Pretare, di seguito le immagini della salita.
ASCENSIONE N. 964 dal 1979
Il Rifugio Zilioli rivestito di galaverna Il Pizzo del Diavolo La cresta del Redentore Sotto alla galaverna c’è la croce del M. VettoreCornici di neve sulla cresta per la cima di Pretare, sullo sfondo in Gran SassoVeduta verticale mozzafiato sull’imbuto del Canalino, a destra la PiramideLa cresta M. Vettore – Cima di PretareVerso la Cima di PretareVeduta dell’intero gruppo dei Monti Sibillini dalla cima del M. VettoreLa cresta da Forca Viola al Quarto S. Lorenzo e la Valle di PilatoIl Canale Maurizi al Pizzo del DiavoloLa Cima del Redentore ed il Pizzo del Diavolo visti dal pendio del M. VettoreDopo 20 anni di onorato servizio e qualche migliaio di chilometri all’attivo anche il mio secondo paio di ramponi Cassin ha ceduto, spezzati a seguito di incastro su delle rocce durante la discesa dalla cima del M. Vettore. Una cosa che capita solo a chi va spesso in montagna. Per fortuna, con l’esperienza che ho, riesco comunque a camminare con il mezzo rampone che mi rimane.La Cima del Lago