LAGO DI PILATO dalla Valle delle Fonti per Forca Viola.
Escursione del 25 maggio 2022 con Silvia, Diego, Laura e Riccardo dalla Valle delle Fonti per Forca Viola al Lago di Pilato per osservare le condizioni dell’invaso, purtroppo i due laghi sono già a meno della metà della massima capienza.
Il 2 giugno 2022 i miei amici Valerio, Gilberto e Silvia sono ritornati al Lago di Pilato e già le condizioni dell’innevamento, a distanza di 8 giorni, erano cambiate a causa delle alte temperature degli ultimi giorni,
Di seguito le immagini dell’escursione del 25 Maggio:
Di seguito le immagini dell’escursione del 2 Giugno:
CIMA DI FORCA VIOLA Per la cresta Est da Forca di Pala.
La Cima di Forca Viola non viene riportata neppure in alcune carte e non è contemplata nella bibliografia ufficiale dei Monti Sibillini, una cima dimenticata senza nessun itinerario di raggiungimento. Eppure è la prima cima che delimita a destra, salendo, la Valle del Lago di Pilato e da cui si gode di un panorama aereo su tutta la valle.
Il sentiero che sale da Forca Viola verso le creste della Cima del Redentore non tocca questa panoramicissima cima, sale a mezza costa nel versante ovest per salire in cresta solo in corrispondenza della Cima dell’Osservatorio, scavalcando la Cima di Forca Viola e il Quarto S. Lorenzo, togliendo all’escursionista il piacere di una cavalcata su una sottile cresta aerea a cavallo tra due delle zone più belle dei Monti Sibillini, la Valle del Lago di Pilato e i Piani di Castelluccio.
La salita, effettuata il 21 luglio in solitaria, si propone come il primo itinerario estivo specifico per raggiungere questa cima. Un itinerario invernale aperto da noi anni fa (descritto di seguito) sale il canale Ovest che si innalza 200 metri prima di Forca Viola, salendo sempre dalla Valle delle Fonti, per uscire proprio sulla cima, di cui le foto n.18-19 sono la testimonianza della salita.
Come molti dei miei itinerari, anche questo è consigliato solo ed esclusivamente a persone esperte che si sanno muovere su terreni erbosi molto ripidi, è consigliato l’uso di una piccozza nei due tratti più ripidi ed impegnativi.
ACCESSO: Per effettuare l’ascensione si deve raggiungere in auto il paese di Castelluccio quindi si scende dalla collina e appena terminata la discesa si gira a sinistra e si parcheggia nello spiazzo erboso. Dal parcheggio parte la strada sterrata che conduce allo spiazzo di raccolta delle macerie del paese per poi dividersi. A Sinistra si va per Capanna Ghezzi che non è consigliabile prendere in quanto più lunga.
DESCRIZIONE: Dall’area di raccolta delle macerie proseguendo invece verso destra, (addirittura anche in auto in quanto non ci sono divieti ed il fondo della strada è ottimo), si raggiunge in circa 20 minuti a piedi la fontana dell’imbocco della Valle delle Fonti (355313,2 E – 4743932,5 N; 1415 m.) . Si scende il pendio oltre la fontana che si addentra nella Valle delle Fonti e si percorre tutta la valle su comodo sentiero. Giunti, in altri 25 minuti, nei pressi di una vecchia fonte (355772,6 E – 45184,5 N; 1610 m.) si devia a destra per risalire la valletta sottostante Forca Viola. Qui si nota nel pendio di sinistra una traccia di sentiero che si raggiunge risalendo 50 metri di pendio erboso. Preso il sentiero lo si segue dapprima su tratto ghiaioso poi esso attraversa il canale che scende da Forca Viola e prosegue a destra su pendio erboso ripido nel versante opposto. Si segue la traccia fino a delle rocce di conglomerato ( 356540,5 E – 4745330,3 N; 1915 m.) ben visibili da valle oltre le quali si apre il pendio erboso della sella di Forca Viola che si raggiunge in 30 minuti dal fondovalle (1,15 ore dall’auto; 356540,5 E – 4745330,3 N; 1915 m.).
Dal ripiano di Forca Viola si scende nel versante Est opposto per il sentiero che conduce al Lago di Pilato, in altri 20 minuti si raggiunge uno spiazzo posto superiormente allo Scoglio del Miracolo (357282,3 E – 4745423 N; 1880 m.) e si prosegue per altri 300 metri fermandosi in una ansa del sentiero (357473,8 E – 4745132,7 N; 1905 m.) prima di raggiungere Forca di Pala da cui si scopre tutta la Valle di Pilato. Da qui si inizia a salire la cresta erbosa sovrastante il sentiero che sale in direzione della Cima di Forca Viola non visibile dal basso. Il primo tratto è erboso e piuttosto facile poi la cresta si impenna, si può percorrere la cresta mai affacciandosi verso il Lago di Pilato per la presenza di pareti franate oppure e si devia 50 metri a destra per scavalcare questa prima barriera rocciosa per un canalino erboso molto ripido ed impegnativo, tenendosi sempre nel versante Nord da dove si vede il Monte Argentella (20 minuti) . Quindi salita la barriera rocciosa ci si riporta verso la cresta di sinistra e da questo punto si scopre già tutta la Valle di Pilato. Si prosegue in cresta di nuovo erbosa con alcuni tratti rupestri ma non eccessivamente ripida fino a raggiungere il secondo tratto roccioso che impenna nettamente e che richiede molta attenzione (30 minuti).
Si risale il secondo tratto rupestre scalettato sovrastante sul filo di cresta, su pendenze di 50-60° dove si consiglia di utilizzare una piccozza, questo è il secondo tratto più impegnativo della salita. Al termine la cresta si addolcisce e si è in vista della Cima di Forca Viola che si raggiunge in altri 20 minuti (1,30 ore da Forca Viola).
La entusiasmante e impegnativa salita non ha finito di stupire, a circa 200 metri dalla cima ci si trova la cresta tagliata da una trincea prodotta dal terremoto del 2016, (357119,8 E – 4744930,1 N; 2155 m.) lunga una decina di metri, larga circa circa un metro e profonda anche due metri in un punto, che si aggiunge ai tanti luoghi dei Monti Sibillini devastati che abbiamo visitato dopo il sisma.
Si raggiunge quindi la Cima di Forca Viola(356995,6 E – 4744823,4 N; 2230 m.) indicata da una semplice pietra traballante scritta a pennarello……..ormai non mi meraviglio più dello stato di degrado in cui versano i sentieri dei Monti Sibillini.
Dalla Cima di Forca Viola è doveroso proseguire l’aerea cresta verso il Quarto S. Lorenzo, Cima dell’Osservatorio per raggiungere la Cima del Redentore percorrendo cosi’ tutta la lunga cresta che delimita la sinistra orografica della valle di Pilato.
DISCESA: Dalla Cima di Forca viola se non si vuole proseguire la cresta si scende liberamente nel versante Ovest fino ad intercettare il classico sentiero di salita che in 30 minuti scende a Forca Viola. Se si prosegue fino alla Cima dell’Osservatorio si scende prendendo lo stesso sentiero che, dalla cresta, scende e costeggia la cresta nel versante Ovest della montagna da cui si gode il bellissimo panorama aereo dei Piani di Castelluccio per scendere in circa un’ora a Forca Viola da cui si riprende l’itinerario di raggiungimento.
PERCORSO INVERNALE: Con l’occasione riporto anche la salita invernale alla Cima di Forca Viola per il Canale Ovest effettuata alcuni anni fa e non pubblicata.
Dalla fontana dell’imbocco della valle delle Fonti Si segue il percorso estivo fino a 200 metri prima delle rocce di conglomerato ( 356540,5 E – 4745330,3 N; 1915 m.) situate nel canale di salita a Forca Viola. Qui a destra parte un canale diretto con pendenze dapprima di 35° per poi impennare a 45° nel tratto finale, che si risale interamente senza particolari difficoltà fino alla Cima di Forca Viola, con 1,3 ore dall’attacco.
Discesa: Stesso itinerario estivo o più direttamente dal Canale Ovest di Quarto San Lorenzo che vi porta direttamente in Valle delle Fonti.
Foto dei versanti e Piante satellitari del percorso proposto. Giallo: Itinerario di avvicinamento. Rosso: Salita estiva proposta. Celeste: salita invernale proposta. Verde: itinerario di discesa estivo e invernale