MONTE BICCO – Cresta Nord

Dopo la prima, scarsa, nevicata della stagione, il 15 Gennaio 2023, con un numeroso gruppo di amici abbiamo effettuato una escursione in Val di Bove quindi siamo saliti con nebbia al Monte Bicco per la cresta Nord.

Di seguito le immagini della giornata.

1- Le Quinte con la grande frana prodotta dal terremoto del 2016 viste dalla Val di Bove
2- La Val di Bove e la parete Nord del Monte Bicco.
3- Il versante Ovest del Monte Bove Nord. nei pressi della Fonte di Val di Bove, con scarsissimo innevamento
4- Sul sentiero per la Forcella Passaiola, sotto alla grande frana del Monte Bicco.
5- Verso la Forcella Passaiola.
6- Foto di gruppo alla Forcella Passaiola.
7 – 15- Momenti di salita della cresta Nord del Monte Bicco.
8
9
10
11
12
13
14
15
16- Veduta della parete Nord dalla cima al Monte Bicco con nebbia.
17- La cresta verso il Monte Bove Sud.
18- Il versante Est del Monte Bicco.
19- Il Monte Bove Nord in un momento di diradamento della nebbia.



MONTE BICCO: due salite in un unico giorno, enchainements del Canale Maurizi alla Est e della Diretta Ovest.

Il 26 marzo 2022 con Alicia, Elia, Angelo, Federico, Gilberto e Valerio abbiamo effettuato in giornata un enchainements del classico canale Maurizi al versante Est e successivamente della diretta per il versante Ovest al Monte Bicco.

Siamo partiti dal piazzale dell’Hotel Felicita di Frontignano e abbiamo raggiunto i campi da sci Jacci di Bicco – Cristo delle Nevi salendo per il canale del Cornaccione approfittando della neve compattata della pista da sci.

Quindi abbiamo traversato il versante Ovest del Monte Bicco per raggiungere la Forcella Passaiola e siamo scesi sotto alla parete Nord del Bicco fino a raggiungere la base dello spigolo roccioso oltre il quale sale il canale Maurizi al versante Est.

Risalito il facile e classico canale e raggiunta la sella prima della cima del Monte Bicco siamo scesi nel versante Ovest in direzione del canale che costeggia gli impianti di risalita passando alla base delle placche rocciose del versante Ovest, dove sono presenti diverse vie di roccia attrezzate (palestra di arrampicata).

Superate le placche rocciose abbiamo iniziato la traversata in quota del versante fino alla verticale della cima quindi siamo risaliti in linea retta raggiungendo cosi due volte il Monte Bicco nella stessa giornata da due versanti diversi.

Il Canale Maurizi è una via invernale classica indicata nella bibliografia dei Monti Sibillini mentre la Diretta Ovest invernale al Monte Bicco è riportata solo nel mio sito (La direttissima al Monte Bicco), entrambe sono facili, presentano pendenze che superano di poco i 40°, in particolare la diretta Ovest poco prima della cima e, vista la loro vicinanza e il relativo dislivello, sono percorribili entrambe in giornata, anche se in totale si percorre comunque circa 1000 metri di dislivello in salita dal parcheggio.

CANALE MAURIZI INVERNALE ALLA EST DEL MONTE BICCO

1- La traversata del versante Ovest del M. Bicco verso la Forcella Passaiola, a sinistra.
2- Il versante Ovest del M.Bove Nord e la sottostante Val di Bove visti dalla base della parete Nord del M. Bicco.
3- Aggiriamo lo spigolo Nord del M.Bicco per prendere l’attacco del Canalone Maurizi, in alto sullo sfondo la stazione della ex funivia del M.Bove Sud.
4 – 5- L’attacco della salita del Canale Maurizi, sullo sfondo la Croce di M.Bove già in versione primaverile senza neve (ph. Federico G.)
5 (ph. Federico G.)
6 – 9- Fasi di salita del Canalone Maurizi (ph. Gilberto).
7
8 (ph. Angelo C.)
9 (ph. Angelo C.)
10- Camoscio curioso ci osserva dalla cresta Est del M.Bicco.
11 – 12- Canalone Maurizi – Zona centrale con il M.Bove Nord alle spalle.
12
13 – 14- Canalone Maurizi – Il tratto più ripido, saliamo tra ombra e sole.
14
15 – 16- Canalone Maurizi – L’uscita sulla sella poco prima della cima del M. Bicco.
16
17- Il versante Ovest del Monte Bove Nord con scarso innevamento.
18- Raggiunta la cima del M.Bicco scendiamo subito per affrontare la seconda salita
19- Le bellissime placche attrezzate nel versante Sud-ovest del M.Bicco.
20- Ultimi scogli prima della traversata per la Diretta Ovest, in fondo il canalone del campi da sci Jacci di Bicco. (ph. Federico G.)

DIRETTA OVEST INVERNALE AL MONTE BICCO

21-Diretta Ovest- Raggiunta la verticale della cima del M. Bicco ricominciamo la seconda salita.
22 – Diretta Ovest- Si costeggiano le particolari formazioni rocciose a gradoni del versante Ovest del M. Bicco, preferite dai camosci.
23- Diretta Ovest- Fasi di salita, sullo sfondo gli impianti di risalita Jacci di Bicco.
24- Diretta Ovest- Inizia il tratto più ripido.
25- Diretta Ovest- Fa caldo ma per fortuna la neve è ancora discreta (ph. Gilberto).
26 – 28- Diretta Ovest- Gli ultimi torrioni prima della cima.
27
28
29- Diretta Ovest- L’ultima ripida crestina nevosa. prima della cima.
30- In cima al Monte Bicco per la seconda volta in giornata (ph. Valerio B.)
31- Foto di gruppo sulla cima del Monte BIcco (ph. Valerio B.)
32- Il Monte Bove Sud e la testata della Val di Bove visti dal Monte Bicco.
33- Meritata pausa pranzo dal nostro amico Tonino del Ristorante La Filanda di Visso.



MONTE BICCO Per la cresta Nord- MONTE BOVE SUD – PASSO CATTIVO. CIMA VALLINFANTE Ascensione successiva.

ASCENSIONE N. 989 dal 1979

Il 2 novembre 2019 con Fausto, con un tempo non proprio ottimale, abbiamo ripercorso la cresta Nord del Monte Bicco dalla Forcella Passaiola dapprima prendendo una crestina rocciosa più bassa e più impegnativa posta sulla destra del filo di cresta classica per ritornare su di essa in corrispondenza della zona fratturata per osservare gli effetti del terremoto di 3 anni fa.

Avevo ripercorso la cresta in inverno ma la neve nascondeva per gran parte la distruzione effettuata dal sisma.

In questa ascensione ho potuto vedere gli effetti sul tratto di cresta in corrispondenza della faglia che, provenendo da Passo Cattivo, attraversa la parte alta dei campi da sci di Jacci di Bicco per proseguire per tutto il versante Ovest del Monte Bicco e poi per immettersi nella Val di Bove.

Avevamo già documentato alcuni di questi tratti il 17 giugno 2017 (vedere itinerario nella categoria : Reportage post sisma) ed ho inserito alcune immagini per confronto.

L’itinerario di salita dal Parcheggio del Monte Cornaccione al Monte Bicco per la Forcella Passaiola per proseguire poi per Monte Bove Sud e ridiscendere a Passo Cattivo è un classico ed è descritto nella bibliografia dei Monti Sibillini a cui rimando.

Attualmente la strada per Passo Cattivo è di nuovo aperta alle escursioni.

Di seguito le immagini della giornata.

1- La Val di Bove dalla Forcella Passaiola.
2- Camoscio di guardia sotto alla Forcella Passaiola.
3- La cresta Nord del Monte Bicco parzialmente coperta dalla nebbia.
4- La crestina più bassa e più impegnativa della cresta di salita classica.
5- La cresta Nord del Monte Bicco e a destra la Croce di Monte Bove.
6- I primi scogli fratturati dal terremoto.
7- Massi spaccati dal terremoto incombono sulla Val di Bove.
8- La zona della cresta fortemente fratturata, a circa metà salita, in alto la cima del Monte Bicco.
9 – 10 -11 La zona dove passa la scarpata cosismica, si nota perfettamente lo spostamento del terreno.
10
11
12- La zona fratturata vista dall’alto.
13- Altri enormi massi pericolosamente in bilico verso la Val di Bove
14 – 15 L’ultimo ripido tratto della cresta Nord del Monte Bicco prima della cima.
15
16- la Val di Bove con uno spiraglio di sole, in alto la Croce di Monte Bove e sullo sfondo la Croce di Monte Rotondo.
17- Il Monte Cardosa emerge dal mare di nebbia.
18- Escursionisti sulla cresta che collega il Monte Bove Sud con la cima Nord.
19- I pendii del Monte Porche e della Cima del Redentore rivestiti di nebbia discendente.
20- Camosci sul versante Ovest del Monte Bicco
21- La vedetta
22- Le rocce del versante Ovest del Monte Bicco ed il mare di nebbia all’orizzonte.
23- Il versante Ovest del Monte Bove Nord
24 – 25 Camosci sulla cresta per il Monte Bove Sud.
25
26- I versanti Sud del Pizzo Berro e del Pizzo Regina visti da Passo Cattivo.
27- 28 Le grandi frane sopra Passo Cattivo
28
29- I torrioni di Passo Cattivo o quel che ne rimane dopo il terremoto del 2016.
30 – 31 Gli stessi torrioni fotografati nel giugno 2017.
31
32- 33 Situazione attuale di Passo Cattivo
33
34- Situazione del giugno 2017.
35 – 36 La PENOSA situazione della segnaletica dei Monti Sibillini. Vedere gli ultimi itinerari (Appennino Tosco Emiliano, Gran Sasso, Terminillo) nella categoria “Oltre i Monti Sibillini”
36

ASCENSIONE N. 990 DAL 1979

PARCHEGGIO CORNACCIONE – PASSO CATTIVO – CIMA VALLINFANTE

13 Novembre 2019 con Stefano, nebbia continua dall’auto fino alla cima e galaverna con una spruzzata millimetrica di neve da 1800 di quota in su.

1 – 2 Passo cattivo
2
3- Stefano infreddolito sotto la Cima di Vallinfante
4- Erba glassata di galaverna
5- Un lupo ci ha preceduto di poco…….. sicuramente è senza radiocollare……..e’ ancora vivo !!!



LA DIRETTISSIMA AL MONTE BICCO Estiva ed Invernale

ASCENSIONE N. 968 dal 1979

Avendo percorso ormai 11 volte ed in vie diverse la parete Nord del M. Bicco in invernale, 8 volte il canalone Est in invernale ed estiva, 3 volte il facile versante ovest in invernale, 2 volte la rocciosa cresta est dalla Val di Bove in invernale ed estiva, 28 volte la facile cresta nord-ovest in tutte le stagioni e la via escursionistica non so più quante volte, sembrava che il Monte Bicco non avesse più nulla da offrirmi.

Poco tempo fa avevo notato un canalino all’apparenza interessante che saliva tra due torrioni rocciosi nel versante sud-ovest, verso la cima, proprio di fronte alla stazione degli impianti di risalita Jacci di Bicco.

Il 20 aprile 2019 siamo stati ad esplorare il canale ed abbiamo risalito l’intero versante, all’apparenza di scarso interesse alpinistico, su una via nuova, inaspettatamente impegnativa in quanto con difficoltà su roccia e ghiaccio (seppure nella sola parte finale). Credo che il versante possa regalare anche altre simpatiche salite, basta saperle cercare.

La via prevede passaggi su roccia e su ghiaccio (se salita in inverno e primavera) ed è consigliata solo a salitori con esperienza e dotazione alpinistica.

Il versante sud-ovest è già stato da noi risalito in invernale più volte anni fa per una facile via diretta alla cima interamente su pendii innevati generalmente in buone condizioni e su pendenze di 35-45° senza alcuna difficoltà alpinistica che comunque riporto nelle immagini del percorso ora proposto (foto 19-20).

Ricordo che nella parte destra del versante, sopra al canalone che delimita le piste da sci, sono presenti alti torrioni di solido calcare dove da anni è stata allestita una palestra di arrampicata con numerose brevi ma difficili vie su roccia.

Accesso:

Se non c’è neve si risale in auto la strada che da Frontignano di Ussita sale verso il parcheggio del M. Cornaccione – Stazione di arrivo Pian dell’Arco quindi a piedi si prende la strada per Passo Cattivo deviando per la stazione degli impianti di risalita Jacci di Bicco – Cristo delle Nevi. Ricordo che la strada che prosegue per Passo Cattivo è interdetta alle escursioni (30 minuti).

Altrimenti occorre salire dal piazzale dell’Hotel Felicita per i campi da sci nel canalone nord del M. Cornaccione fino alla stazione di risalita sopra nominata (1 ora).

Descrizione:

Dalla stazione di risalita Jacci di Bicco- Cristo delle Nevi (351812,5 E – 4752874,8 N; 1800 m.) si scende lievemente verso il canalone sud-ovest del Monte Bicco per prendere l’ampio stradone che conduce alla Forcella Passaiola.

Dopo circa 200 metri nel pendio sovrastante si nota un alto pino e poco più in alto un secondo posti sulla verticale di uno stretto canalino-camino che si apre tra due torrioni rocciosi (foto n.19-20).

Si risale sul pendio verso l’imbocco del canalino arrivando alla sua base (352036,3 E – 4753138,9 N; 1915 m.) quindi ci si immette al suo interno che presenta dapprima un ripido scivolo erboso di 50 metri (utile la piccozza) fino ad un verticale camino roccioso (30 minuti dal Cristo delle Nevi).

Si risale il camino di circa 8 metri su roccia sporca di terra ed erba con difficoltà di IV° , per agevolare la ripetizione abbiamo lasciato due chiodi, il primo a destra utile per la sosta ed il secondo a sinistra a metà camino.

Usciti dal camino, facendo attenzione anche ad uno spinosissimo ginepro nano, ci si trova a sinistra un altro alto torrione (foto n. 8) al di sopra del quale sale una cresta rocciosa caratterizzata da piccoli torrioni e salti i in successione che salgono in direzione della cima (foto n.9).

Si traversa nettamente verso sinistra in direzione della sommità del torrione per 50 metri scavalcando un ripido canale ghiaioso per prendere tale cresta.

Ci si impegna per 200 metri sulla cresta risalendo facili risalti rocciosi con passaggi su roccia di I e II° (foto n. 10-11) fino ad un ultimo alto torrione roccioso, ormai in prossimità della cresta nord-ovest (30 minuti).

Aggirando il torrione verso sinistra (352106,1 E – 4753246,4 N; 2005 m.) ci si trova alla base di un ripido canalino esposto a nord che ci ha regalato la sorpresa di essere ancora pieno di neve.

Avendo anche i ramponi nello zaino abbiamo approfittato dell’occasione ed abbiamo risalito il ripido canalino di soli 50 metri ma su ottima neve ancora gelata e con una pendenza di 50°.

Quindi ancora un breve facile tratto di misto ci ha condotto sulla cresta nord-ovest a 50 metri dalla cima del Monte Bicco (30 minuti).

Discesa: Dalla cima del M. Bicco si scende per il normale sentiero escursionistico fino alla stazione di risalita Jacci di Bicco – Cristo delle Nevi da dove si è partiti per la ripetizione dell’itinerario proposto.

Di seguito le immagini in successione della salita:

1- L’imbocco del canale-camino con il ripido pendio erboso iniziale, Fausto resta nascosto dal ripido pendio, alle spalle la stazione sciistica Jacci di Bicco – Cristo delle Nevi.
2- Fausto impegnato nel ripido pendio erboso.
3- Il primo tratto del camino roccioso
4 – Fausto all’uscita del camino roccioso.
5 – I campi da sci Jacci di Bicco visti dal canale-camino
6 – Il torrione destro che compone il camino, sullo sfondo la Cima del Redentore.
7 – Dalla sommità del canale-camino si vedono i due pini che crescono alla sua base
8 – Il torrione sinistro posto all’uscita del camino,dalla sua sommità inizia la cresta di salita
9 – La cresta rocciosa di salita nel tratto mediano.
10 – I primi salti della cresta.
11 – Fausto apre la via sui salti mediani della cresta
12 – Il ripido canalino ghiacciato nei pressi della cresta finale
13 – Il canalino a nord, sullo sfondo a sinistra il paese di Ussita.
14 – Fausto ormai al termine delle difficoltà
15 – L’ultimo tratto di misto facile prima della cresta nord-ovest.
16 – La facile cresta nord-ovest che sale dalla Forcella Passaiola.
17 – La parete nord e la cresta nord-ovest del M. Bicco
18 – In cima al M. Bicco, sullo sfondo il M. Cardosa, l’amato monte del nostro amico Bruno a cui non può non andare il nostro ricordo.
19 – I percorsi delle due direttissime, estiva in rosso ed invernale in celeste
20 – Il versante sud-ovest del M. Bicco visto dal Cristo delle Nevi e i due itinerari di salita proposti.
Veduta satellitare dei percorsi proposti
Carta satellitare dei percorsi proposti.

GIANLUCA CARRADORINI – FAUSTO SERRANI 20 aprile 2019