LA GROTTA “BOCCA LARGA” DELLA VALLE DELL’ACQUA GILARDA E L’ANELLO DELLE TRE CIME (GUALDO DI CASTELSANTANGELO).
Itinerario che permette
di raggiungere la grande grotta denominata “Bocca Larga” situata di fronte
all’abitato di Gualdo di Castelsantangelo sul Nera per poi proseguire fino alla
Punta di Valloprare (1776 m.)
attraverso la cresta che lo collega al Monte Pagliano (1386 m.) e per finire
compiendo un giro circolare raggiungendo Monte Pian Falcone (1854 m.) e la cima del Monte
Lieto (1944 m.)
per poi ridiscendere a Gualdo attraverso la Valle dell’Acqua Gilarda.
Itinerario aperto il 30 aprile 2016.
L’itinerario, pur essendo
all’interno del parco Nazionale, è praticamente sconosciuto e chiaramente non è
descritto in alcuna guida dei Monti Sibillini in commercio,
Si consiglia di percorrere
l’itinerario in estate o comunque dopo un periodo di siccità in quanto
l’ingresso della grande grotta presenta dei salti rocciosi, facilmente
arrampicabili, ma a primavera o d’autunno si presentano bagnati e quindi resi
scivolosissimi dall’acqua di stillicidio.
Accesso:
L’itinerario prevede come
base di partenza la frazione di Gualdo di Castelsantangelo sul Nera facilmente
raggiungibile attraverso la strada che lo collega a Castelluccio.
Dopo
aver parcheggiato in uno slargo al termine della lunga frazione si prosegue a
piedi lungo l’ampia sterrata che prosegue dal paese e si inoltre nella Valle
dell’Acqua Gilarda.
Descrizione:
Dopo
circa 300 metri
dallo slargo dove si è lasciata l’auto si nota sul versante opposto della
montagna, la cresta che collega Monte Pagliano a Punta di Valloprare un enorme
buco nero all’interno del bosco, a circa 150 metri di dislivello
dal fondovalle.
Dopo
averlo superato in linea d’aria si nota alla destra della strada una traccia
che scende nel fosso.
Si
segue la traccia e la si lascia in corrispondenza di un fosso incassato che
scende dalla parte sinistra del torrione dove si apre la grotta.
Si
risale faticosamente il fosso all’interno del bosco fino ad un salto roccioso,
agevolati da alberi si supera il salto passando sulla sua sinistra.
Salendo
ancora all’interno del bosco in direzione delle rocce sovrastanti si nota verso
sinistra la caverna.
Dirigendosi
verso di essa si raggiunge la sua base dove corre una cengia parallela (30
minuti dall’auto).
L’interno
della grande grotta “Bocca Larga” si raggiunge risalendo, con passaggi di I°
grado, la sua base rocciosa,
facendo attenzione alle zone di rocce
bagnate che possono essere molto scivolose soprattutto in discesa.
La
caverna ha dimensioni davvero grandi per la zona, con una enorme e spessa volta
rocciosa alta circa 30
metri, si estende in profondità per una ventina di
metri.
Visitata
la grande grotta si scende e si continua la traversata alla sua base
percorrendo verso destra la cengia che corre sotto ad una fascia rocciosa.
Si
prosegue per altri 200
metri fino ad intercettare un ripido e roccioso fosso
caratterizzato nel versante destro da un panoramico terrazzino con un curioso masso
a forma di tavolo.
Qui
si sale in verticale all’interno del ripido e faticoso bosco per altri 300 metri fino ad uscire
nei prati della cresta che collega Monte
Pagliano a Punta di Valloprare (40 minuti).
Usciti
nei prati si prosegue per il panoramico filo di cresta, si può osservare quasi
tutto il versante ovest della catena dei Monti Sibillini, da M. Bicco e M.Bove
Sud fino alla Cima del Redentore.
Terminata
la cresta una traccia di sentiero attraversa la faggeta di Punta di Valloprare
per uscire a circa 100
metri dalla sua cima.
Dalla
Punta di Valloprare proseguendo per facile cresta, in circa 30 minuti si
raggiunge la cima del Monte Pian Falcone.
Quindi
compiendo un cerchio praticamente perfetto si continua per aerea cresta fino
alla cima di Monte Lieto (45 minuti) e con altri 15 minuti si chiude il cerchio
raggiungendo la cima di quota 1853
m. che sovrasta il rimboschimento a conifere della Forca
di Gualdo e da cui si inizia la discesa.
Discesa:
Dalla cima di quota 1853 m. per la aerea ma
facile cresta nord-ovest (sentiero n. 23 della normale salita alla cima del
monte) si scende facilmente (30 minuti) alla Forca di Gualdo e alla Madonna
della Cona visibile sotto di esso in direzione nord-ovest.
Prima
di raggiungere la strada asfaltata si incontra più in basso un sentiero che,
dalla Forca di Gualdo, si addentra nel bosco, lo si prende e dopo circa 200 metri si incontra una
deviazione verso destra che scende ripidamente nel bosco e che, in circa 30
minuti, permette di raggiungere il fondo della Valle dell’Acqua Gilarda dove si
intercetta la strada sterrata di salita.
Con
altri 30 minuti si raggiunge l’auto superando una captazione di acqua e una
edicola sacra.
GIANLUCA CARRADORINI – BRUNO BARTOLAZZI – SERRANI FAUSTO 30 APRILE 2016