MONTE VENTOSOLA – GROTTA LALLA AL MONTE CALLARELLE – MONTE CASTELLACCIO
Il 21 gennaio abbiamo raggiunto in auto il Valico di Castelluccio quindi abbiamo proseguito a piedi in direzione Nord-ovest per evidente tratturo, con forte vento e scarsissimo innevamento, in direzione del Monte Ventosola.
Quindi scendendo dalla cima del Monte Ventosola, oggi dal nome quanto mai azzeccato, si prosegue verso la cresta del Monte Callarelle visitando la piccola Grotta Lalla che al suo interno ci ha consesso una breve tregua dal vento.
Quindi abbiamo ripiegato verso la sella tra il Monte Castello ed il Castellaccio, risalito la cresta di quest’ultimo e scesi di nuovo verso il valico.
Per maggiori dettagli in proposito vedasi anche l’articolo del 27 ottobre 2022 al M.Ventosola e del 24 aprile 2022 al Monte Castello e Castellaccio nel presente sito.
Di seguito le immagini dell’escursione.
MONTE VENTOSOLA – PIANO GRANDE e le meraviglie della natura
I Piani di Castelluccio non solo donano la meraviglia della fioritura spontanea a Maggio e dei Campi coltivati a Luglio ma permettono di osservare un’altra meraviglia della natura, la perfezione delle ragnatele con la rugiada o con la brina del primo mattino che mettono in evidenza la geometria e le forme di queste incredibili costruzioni realizzate dai ragni.
Con la nebbia che si dirada si può anche osservare il raro spettacolo della Gloria Solare che in questo caso non forma il classico arcobaleno circolare ma si limita ad un arco che volteggia sopra ai Piani illuminati dal primo sole mattutino.
Terminata la visita al Piano Grande si può proseguire verso il Valico di Castelluccio dove si parcheggia, quindi si prosegue a piedi per l’evidente strada sterrata in direzione Ovest che coincide con il Grande Anello dei Sibillini, si raggiunge dapprima il passo tra Il Castellaccio e Monte Ventosola.
Quindi salendo il ripido pendio verso sinistra, facilmente in circa 30 minuti dall’auto, si raggiunge la cima del Monte Ventosola a quota 1718 m. dove si ammira un bel panorama di tutta la catena dei Monti Sibillini, dei Piani di Castelluccio e del Piano di Santa Scolastica di Norcia.
Di seguito le immagini della splendida giornata.
RAGNATELE BRINATE E CON LA RUGIADA
GLORIA SOLARE AL PIANO GRANDE
SALENDO VERSO IL VALICO DI CASTELLUCCIO
SALITA AL MONTE VENTOSOLA
MONTE CASTELLO E CASTELLACCIO. Altre cime poco conosciute che dominano il Piano Grande.
Anche questo itinerario proposto è poco frequentato, facile, adatto a tutti e permette di avere una visione aerea completa del Piano Grande dalla parte opposta del Monte Guaidone, il cui itinerario di raggiungimento è stato descritto in questo sito soltanto una settimana fa, in cui si è passati da condizioni invernali con innevamento seppure scarsissimo alle attuali condizioni di primavera inoltrata.
Tale cima, pur essendo alta solo 1588 metri, presenta un dislivello molto ripido di 300 metri dal Piano Grande in quanto propongo di partire direttamente dalla strada Castelluccio-Norcia in corrispondenza del temine del Piano ed inizio della salita per il Valico di Castelluccio .
Tale salita è sicuramente più impegnativa e interessante rispetto all’eventuale itinerario di raggiungimento alla cima che può essere effettuato più facilmente dal Valico di Castelluccio prendendo il sentiero per Costa Precino fino al Monte Ventosola per deviare a destra per il Castellaccio e quindi per il successivo Monte Castello ma con ritorno obbligato per lo stesso itinerario in quanto il Monte Castello è una cima separata che deve essere raggiunta appositamente.
Invece l’itinerario che propongo permette un giro ad anello scendendo direttamente per la bellissima Valle Caprelli o dal Malpasso fino al Casaletto Guglielmi, per una valletta laterale del Piano Grande che rimane invisibile dalla strada e quindi meno conosciuta, in quanto racchiusa tra il Monte Ventosola ed il Monte Castello, per poi raggiungere la strada nel punto in cui si è lasciata l’auto.
In ogni caso l’itinerario prevede anche la eventuale salita al Monte Ventosola 1718 m.
ACCESSO: Si raggiunge in auto il Piano Grande di Castelluccio tramite la strada provinciale n.477, se si proviene da Norcia, una volta raggiunto il Rifugio Perugia ed il Valico di Castelluccio si scende al Piano Grande, appena terminata la discesa si parcheggia dopo la curva di fianco alla strada (non sui prati, 351299 E – 4739559,8 N; 1285 m.), se si proviene da Castelluccio si scende dal paese e si prosegue in direzione Norcia, si percorre tutto il Piano Grande fino alla curva da dove inizia della salita dove si parcheggia.
DESCRIZIONE: Dall’auto si scende nel Piano Grande in direzione Nord-ovest in direzione della cresta sovrastante, dopo circa 200 metri ci si trova alla base della cresta caratterizzata da rocce affioranti che si sale direttamente senza itinerario, su pendii piuttosto ripidi, si supera un grande masso distaccato dal terremoto ed in circa 40 minuti dall’auto si raggiunge la cima del Monte Castello (350914,6 E – 4738708,7 N; 1588 m.) da cui si osserva la nascosta Valle Caprelli sottostante il versante Ovest della montagna e tutto il Piano Grande, dall’Ingiottitoio fino alla Cima del Redentore che lo chiude a Nord-Est.
Dal Monte Castello si scende per cresta rocciosa obbligata in direzione Sud fino alla sella a 1545 m. (350979 E – 4738198,5; 10 minuti) per poi riprendere la salita, sempre caratterizzata da rocce affioranti, fino al Castellaccio (15 minuti, 351126,3 E – 4737549,5 N; 1655 m.) da cui si apre la veduta verso il Valico di Castelluccio da cui si può provenire per chi non ama le salite ripide di montagna !!!
Da qui, se si vuole raggiunge la cima del Monte Ventosola che si innalza a destra, si scende la cresta in direzione Ovest, si risale la cima di quota 1660 m. (350865 E – 4737417,7 N), si ridiscende sempre verso Ovest fino al tratturo imbrecciato sottostante quindi si risale alla cima del Monte Ventosola direttamente per pendio erboso senza tracciato (30 minuti dal Castellaccio, 350358,2 E – 4737397,4 N; 1718 m.)
DISCESA: Dal Castellaccio si scende direttamente, senza itinerario, nella Valle Caprelli sottostante nel versante Nord-ovest costeggiando la faggeta presente nel fosso che scende dalla cima fino ad intercettare un sentiero di fondovalle che, in un’ora, riporta all’auto passando nei pressi del diroccato Casaletto Guglielmi che si osserva dall’alto durante la salita (350426 E – 4739358 N; 1309 m.) tenendosi sempre verso destra in direzione Est costeggiando sempre il Monte Castello.
Dalla cima del Monte Ventosola non si scende per l’itinerario di salita ma invece si scende liberamente verso Nord-ovest per raggiungere il tratturo che attraversa in quota il versante (attraversato durante la salita) fino al canalone che scende verso la Valle Caprelli, dove si intercetta un sentiero che scende a mezza costa del versante Est del Monte Callarelle fino al canalone del Malpasso e, sempre in discesa, fino al Casaletto Guglielmi (1 ora).
Dal Casaletto in altri 15 minuti tenendosi sempre alla base del Monte Castello si raggiunge la strada da dove è iniziata la salita.
Prima di andare via dal Piano Grande non poteva mancare un giro nei vari laghetti temporanei che, grazie alla limpida giornata, si sono trasformati in tanti specchi regalando fantastiche immagini delle cime del gruppo Sud dei Monti Sibillini (foto e video 43-56).