CIMA TOGNAZZA E CAVALLAZZA DA PASSO ROLLE – TRENTINO ALTO ADIGE

A causa della chiusura autunnale degli impianti di risalita in quota sulle Pale di San Martino abbiamo dovuto ripiegare per itinerari di media quota raggiungibili da Passo Rolle.

In particolare siamo saliti alla Cima Tognazza e Cavallazza partendo dal parcheggio sottostante la Chiesina della Madonna Assunta di Passo Rolle per un percorso storico della Grande Guerra (foto n.16).

Da qui si sale in direzione della cresta Est della Tognazza evitando la pista d sci e prendendo direttamente la cresta rocciosa che presenta facili passaggi di I° grado fino alla cima a 2207 m.

Sulla cresta di vetta della Tognazza (1 ora) si trovano numerosi spit che segnano il termine delle difficilissime vie di roccia della vertice parete Est come visibile nelle foto n.22-23-24.

Dalla Tognazza si prosegue per tracciato di cresta scendendo un centinaio di metri per poi risalire su roccette e per sentiero attrezzato con cavi di acciaio fino alla Cavallazza piccola a 2303 metri (1,5 ore).

La cima della Cavallazza piccola è traforata da numerose gallerie e aperture di vedetta scavate durante la Prima Guerra Mondiale.

In cima è possibile visitare diverse gallerie e finestre che permettono vedute inusuali delle cime dolomitiche circostanti.

Dalla cima si scende alla forcella a 2230 metri per poi risalire ripidamente in un’altra ora alla Cavallazza a 2326 metri.

Nella discesa, una volta ritornati alla forcella tra le due cime della Cavallazza scendere al sottostante Lago di Cavallazza per poi risalire nel sentiero in quota che raggiunge il Biotopo dei Laghi Tognazza. (1 ora)

Da qui con un’altra ora si ritorna a Passo Rolle.

Si allega percorso GPS.

1- Passo Rolle visto da una prima galleria della Grande Guerra della Tognazza.
2- Le prime roccette della cresta Nord della Tognazza.
3- Il Cimon della Pala proprio di fronte a noi con un vecchio Pino Mugo in primo piano.
4 – I facili passaggi di I° grado della cresta della Tognazza
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8 – 9 – Già ci siamo innalzati rispetto a Passo Rolle.
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10 – 11 – Veduta verso la verticale parete Est della Tognazza.
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12- Il Cimo della Pala sembra quasi di toccarlo.
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14- La cima Tognazza in primo piano, la Cavallazza piccola a sinistra e la Cavallazza a destra.
15- Il Col Bricon.
16- La targa ricordativa delle vicende della Prima Guerra Mondiale sulla Cavallazza.
17- Una prima fortificazione scavata nella roccia alla Tognazza.
18- Veduta dalla finestra sul Cimon della Pala.
19- la Tognazza vista dalla forcella per la Cavallazza.
20 – 21- Vista verso le Pale di San Martino dalla Cavallazza piccola.
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22- Veduta laterale della parete Est della Tognazza.
23 – 24- Pagina della Rivista “Montagne” che riporta un articolo con foto delle salite di Manolo sulla Tognazza.
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25- I Laghi Tognazza
26- Veduta di San Martino di Castrozza dalla Cavallazza piccola.
27 – 28- La parete Sud della Marmolada vista dalla Cavallazza piccola.
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29- Il Lago Cavallazza.
30- La Tognazza con la sua verticale parete Est vista dalla Cavallazza piccola.
31 – 32 -La cima della Cavallazza piccola traforata dalle gallerie scavate durante la Grande Guerra.
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33- L’inizio del sentiero attrezzato che sale nel versante Est della Cavallazza piccola.
34 – 39 – Il sentiero attrezzato.
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40- La prima galleria da visitare.
41- Altra targa descrittiva delle vicende della Prima Guerra mondiale.
42 – 49- Entriamo nella prima galleria che permette le prime visioni particolari.
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50- Scendiamo dalle gallerie per proseguire l’escursione.
51 – 52- Il sentiero attrezzato continua verso la seconda cima della Cavallazza piccola.
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53- Anche qui altre profonde gallerie.
54 – E altre visioni contornate da roccia, verso il Cimon della Pala.
55- Verso la cima più alta della Cavallazza Piccola.
56- Verso la Marmolada.
57- Escursionisti salgono verso la Cavallazza piccola mentre noi scendiamo.
58- Il Colbricon ed il Lago di Cavallazza con una isoletta.
59 – 60- Il Cimon della Pala si rispecchia sui Laghi Tognazza.
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61 – 63- I Laghi Tognazza si aprono tra le placche di Porfido, per la loro particolarità sono un Biotopo protetto per la loro Flora e Fauna rara che custodiscono.
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64- Le placche della Tognazza con il Cimon della Pala sullo sfondo.
65- La Cima Rolle in primo piano, raggiunta il giorno prima, e la Cima Venegiotta sullo sfondo.
66- La chiesina di Passo Rolle da cui si parte per l’escursione proposta.
67 – 70 – I famosi boschi di Paneveggio, resi famosi per il legno utilizzato dal liutaio Stradivari per la realizzazione dei sui famosi violini, purtroppo recentemente devastati dalla Tempesta Vaia e in parte seccati dall’azione del parassita Bostrico.
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IN GIRO INTORNO ALLE PALE DI SAN MARTINO: PRATI FOSNE – BAITA SEGANTINI E CIMA ROLLE- LAGO DI CALAITA.

PRATI FOSNE: I Prati Fosne sono situati in una meravigliosa Malga, caratterizzata da un enorme masso staccatosi del sovrastante Monte Cimerlo, è situata nel margine Sud del Gruppo delle Pale di San Martino, si accede da Fiera di Primiero per Tonadico (TN) risalendo in auto la Val Canali, si supera la Villa Welsperg e si continua per 1,5 chilometri fino ad una deviazione a sinistra che sale il versante opposto. Dopo circa un chilometro di salita su strettissima strada si parcheggia in apposita area in quanto le successive strade sono vietate quindi si prosegue a piedi, è bene ricercare il luogo con GPS. Questo luogo lo avevo visto più volte nelle riviste di montagna ma non ero riuscito mai a sapere dove si trovava, poi riconoscendo la montagna sullo sfondo l’ho trovato su Google Earth e mi ero riproposto di raggiungerlo per la sua bellezza, in effetti è proprio così, semplicemente un luogo da sogno.

Di seguito le immagini dell’incantevole luogo, vi ricordo che i prati sono privati ed è vietato raggiungere i Masi e le Baite.

1 – 8 -I Prati Fosne, sullo sfondo il Monte Cimerlo 2503 m.
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BAITA SEGANTINI E CIMA ROLLE DA PASSO ROLLE: Da Passo Rolle si raggiunge a piedi in circa 40 minuti la Baita Segantini, posta di fronte al gruppo Nord delle Pale di San Martino ed in particolare del Cimon della Pala. Dalla baita si prosegue per cresta a destra in 30 minuti fino a raggiungere la Cima Rolle (2221 m.)

9- La Baita Segantini e la Cima della Vezzana (3192 m.)
10- Il Cimon della Pala (3184 m.)
11- Strani escursionisti alla Baita Segantini.
12 – 18 – Le cime delle Pale di San Martino si rispecchiano sulle acque del Laghetto della Baita Segantini.
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19- Cima Rolle
20- La parete Sud della Marmolada vista da Cima Rolle.
21- 26 – Si avvicina il tramonto sulle Pale di San Martino che man mano si colorano di rosso.
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LAGO DI CALAITA: Il Lago di Calaita si raggiunge in auto da Canal San Bovo quindi proseguendo la valle a a piedi si raggiunge la Forcella Calaita, un meraviglioso terrazzo panoramico sul versante Ovest delle Pale di San Martino.

Il tempo perfetto, limpido e senza vento, in cinque giorni di escursioni non abbiamo mai visto neppure una nuvola, cosa davvero particolare nelle Dolomiti, ci ha permesso di fare delle foto splendide in quanto il lago era un vero specchio, le acque, al mattino presto, erano immobili.

27- Il Lago di Calaita.
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37- Le laricete perdendo gli aghi in autunno si colorano di giallo, i pochi abeti rimangono sempreverdi.
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43- La Forcella Calaita.
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