PIZZO REGINA (M.PRIORA) dalla Pintura di Bolognola.

Percorso estivo classico, dalla Pintura di Bolognola si percorre a piedi la strada (chiusa agli autoveicoli) che conduce al Rifugio del Fargno quindi si prosegue a sinistra per ampio sentiero fino alla Forcella Angagnola.

Da qui si inizia la salita per il sentiero che conduce al Pizzo Berro, ormai diventato praticamente un fossato, quindi raggiunta la cima si scende per la cresta Est fino alla sella e si raggiunge il Pizzo Regina risalendo la sua lunga cresta Ovest, ritorno per lo stesso itinerario per un totale di 25 Km e 1000 metri di dislivello.

Il 15 luglio 2023, di ritorno alla Pintura di Bolognola per questo itinerario, ormai con cielo coperto, un fastidioso e continuo rumore di passaggi di aerei militari mi ha fatto alzare gli occhi al cielo e, tra le nuvole, ho osservato una esercitazione di rifornimento aereo in volo (foto n. 27-28), chiaramente sopra una zona montuosa e Parco Nazionale, non sopra zone abitate, così se si verifica una perdita di carburante o un incidente aereo non cade sopra alla testa della gente !!!!.

1- Inquietante e indecifrabile (solo per gli addetti ai lavori !!!) cartello al Rifugio del Fargno, nei Monti Sibillini ci sono tutti i tipi di cartelli tranne quelli necessari che indicano i sentieri……..qualcuno avrà dato il permesso per posizionare questo….spero.
2- Il Monte Bove Nord visto dalla Forcella Angagnola.
3- Il Pizzo Tre Vescovi e la piccola cima del Monte Acuto a destra, visti dall’antecima Nord del Pizzo Berro, a sinistra il Monte Rotondo.
4- Il versante Est del Pizzo Berro visto dall’inizio della cresta Ovest del Pizzo Regina.
5- Il ripido versante Nord del Pizzo Regina.
6- Il versante Est del Pizzo Berro visto dalla cima del Pizzo Regina.
7- Dopo neppure 30 minuti da quando ho scattato la foto n.6 arriva la nebbia.
8- La croce del Pizzo Regina, ricorda le polemiche di poco tempo fa proprio sulla necessità di posizionare o togliere le croci di vetta.
9- Astragalus depressus.
10- Pedicularis tuberosa
11- Dianthus barbatus subsp. compactus.
12- Edraianthus graminifolius abbondante sulla cresta Ovest del Pizzo Regina.
13- Aster alpinus
14- Linum viscosum.
15- Lepidottero della Famiglia Arcitiidae su foglie di Gentiana lutea.
16 — 17 – Incredibile sfarfallamento di migliaia di esemplari in volo per il prato del versante Est del Pizzo Berro di Lepidotteri della specie Melitaea
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18- Coleotteri Crisomelidi.
19- La nuvolosità proveniente dal versante Adriatico inizia ad avvolgere anche il Pizzo Berro.
20 – 21- Mentre la Val di Panico con il Monte Bove Sud e Nord (foto n.21) rimangono ancora fuori.
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22 – 23 – Il Pizzo Regina invece si copre sempre di più.
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24- La nuvolosità arriva nel frattempo anche a Forcella Angagnola e Pizzo Tre Vescovi.
25- Saxifraga australis su una fessura a Forcella Angagnola, sullo sfondo il Casale Rinaldi.
26-Orchidea Anacamptis pyramidalis nei pressi del Rifugio del Fargno che si nota (sfuocato) a sinistra.
27- Bellissima Vipera Orsini sulla strada del Fargno.

Immagini ingrandite dell’esercitazione aeronautica militare con rifornimento in volo sopra i cieli di Bolognola, una esercitazione analoga l’avevo già osservata nel gennaio 2023 ma non avevo con me la fotocamera.

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PIZZO TRE VESCOVI – Prima ascensione invernale 2021-2022

In occasione della prima abbondante nevicata in quota dell’inverno 2021-2022, con Carlo e Federico abbiamo effettuato l’ascensione classica dalla Pintura di Bolognola per la strada del Fargno, chiusa al traffico veicolare, fino al Rifugio omonimo quindi siamo saliti alla cima di Pizzo Tre Vescovi per il versante Nord su neve a tratti anche gelata. Bellissima la croce di vetta completamente glassata dalla galaverna. Siamo infine discesi per il versante Est fino alla Pescolla e poi alla strada per Forcella Bassete.

Di seguito le immagini della bellissima giornata.

1- Il versante Est del Monte Rotondo e la Forcella Cucciolara visti dalla strada del Fargno.
2- Prime colate di ghiaccio sulle pareti della strada.
3- Il versante Nord del Pizzo Tre Vescovi.
4- La Forcella del Fargno con l’omonimo rifugio.
5- Tratto gelatissimo verso la Forcella Angagnola, alle spalle il versante Sud del Monte Rotondo..
6- L’ombra del Pizzo Tre Vescovi e del Monte Acuto si stagliano verso il Monte Rotondo.
7- Girando nl versante Nord del Pizzo Tre Vescovi con il Monte Bove Nord alle spalle.
8- Il Rifugio del Fargno sovrastato da una nuvola di nebbia modellata dal vento.
9- Sul versante Nord del Pizzo Tre Vescovi.
10- Il Monte Rotondo visto dalla sella del Monte Acuto
11 – 12- La cresta Nord-est del Pizzo Tre Vescovi con la croce di vetta.
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13- 14 – Il Monte Acuto durante la salita al Pizzo Tre Vescovi.
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15- Il versante Nord del Pizzo Regina .
16- Eccoci in prossimità della croce di cima al Pizzo Tre Vescovi.
17- 18- Arriva la nebbia ma per fortuna il forte vento la spazza in breve.
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19 – 20- 21- 22- Ed ecco la croce di cima nel suo splendore invernale vista dal tutti i lati, glassata dalla galaverna.
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23 – 24- Discesa dal versante Est del Pizzo Tre Vescovi con il maestoso Pizzo Regina (M. Priora) di lato.
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25- La traversata sopra alla Pescolla
26- Il versante Est del Monte Acuto con il suo grande profilo umano.
27- Infine scendiamo alla strada , a destra Cima Bassete, al centro Cima Acquario e sullo fondo la parete Nord del Monte Acuto.



MONTE ACUTO – PIZZO TRE VESCOVI Per le creste Nord-est.

Salita classica, con Davide e Virginia, dalla Pintura di Bolognola per Forcella Bassete quindi dalla Cima Bassete per cresta Est nella zona denominata Acquario quindi alla cima di Monte Acuto e successivamente al Pizzo Tre Vescovi per scendere al Rifugio del Fargno per la diretta cresta Ovest meno frequentata per la sua ripidezza. Ritorno alla Pintura per la strada del Fargno ancora chiusa al traffico veicolare.

Lungo la strada del ritorno che collega il Rifugio del Fargno alla Pintura di Bolognola c’è la possibilità di effettuare interessanti osservazioni naturalistiche, in particolare nel primo tratto di bosco sottostrada, dove sono presenti grandi e particolari Faggi.

Il 10 aprile, in occasione della medesima salita in versione invernale, avevo indicato al “segnalatore seriale” delle cime dei Monti Sibillini che mancava sulla solita pietra di cima, il nome e la quota del Monte Acuto scritte con un semplice pennarello.

Ho visto con soddisfazione che tale impegno è stato compiuto ma vorrei segnalare che, forse dalla stessa mano, sono state segnalate due cime con NOMI NON RIPORTATI IN ALCUNA GUIDA O CARTINA DEI MONTI SIBILLINI per cui sono tenuto a pensare che sono stati attribuiti IMPROPRIAMENTE nomi di fantasia senza nessun riferimento storico o toponomastico o perlomeno è quello che risulta a me.

Invito pertanto chi di dovere o chi ha segnalato impropriamente le due cime, riportate nelle immagini n.15 e 16 che seguono, a rimuovere tali nomi di fantasia oppure a documentare la veridicità delle sue affermazioni.

Nel mio sito è indicato anche l’indirizzo mail per ricevere eventuali commenti.

Di seguito le immagini della salita.

1- La cresta che da Forcella Bassete sale verso la Cima omonima quindi prosegue verso il Monte Acuto e, dietro, al Pizzo Tre Vescovi,
2- Sosta sulla cima della zona denominata “Acquario”, a picco sulla sottostante strada del Fargno.
3- La cresta Est del Monte Acuto.
4- La aerea cresta già percorsa che sale da Cima Bassete, sullo sfondo il Monte Castel Manardo.
5- Un Camoscio solitario ci ha seguito per tutta la cresta fino alla base del Monte Acuto.
6- Il caratteristico scoglio con il “naso” sulla prima parte della cresta Est del Monte Acuto.
7- La cima del torrione della foto n.6.
8- Il Pizzo Regina a sinistra ed il Pizzo Berro a destra visti dalla cima del Monte Acuto.
9- Il Monte Rotondo con la ripidissima cresta Nord del Monte Acuto in primo piano.
10- LInaria purpurea colora la cima del Monte Acuto.
11- In Cima alla strettissima cima del Monte Acuto, a destra il Pizzo Tre Vescovi, a destra il Pizzo Berro.
12- Finalmente anche a Monte Acuto la pietra riportante il nome e quota della cima.
13- Discesi da Monte Acuto si prosegue per il Pizzo Tre Vescovi.
14- Anche al Pizzo Tre Vescovi l’immancabile pietra riportante il nome e quota della cima.
15- L’inesistente Pizzo Pae segnato tra Cima di Vallinfante e Cima Cannafusto.
16- L’inesistente Cima Felix segnata tra il Monte Vettore ed il Monte Torrone riportata invece sulle carte come Antecima Nord del M.Vettore.
17- Il Monte Bove Nord visto dal Pizzo Tre Vescovi.
18- Il curioso torrione di roccia che caratterizza la ripida, ma per fortuna poco conosciuta, cresta Ovest del Pizzo Tre Vescovi da cui siamo scesi, sullo sfondo il Monte Rotondo.
19- Il poggio erboso posto poco sopra il Rifugio del Fargno con il Monte Rotondo di fronte.
20- Brassica gravinae, endemismo dell’Appennino, vegeta direttamente sulla carreggiata della strada del Fargno
21- Le pareti della strada tappezzate di Trifolium thalii in piena fioritura.
22- Trifolium thalii
23- Chenopodium bonus-henricus sul bordo della strada, in altre parole lo spinacio selvatico detto anche Olabri, Orapi o Olibri, ottima pianta commestibile.
24- Frutti di Pulsatilla alpina subsp. millefoliata dai candidi fiori bianchi primaverili.
25- Una Sfinge colibri (Macroglossum stellatarum) si ciba in volo con la sua lunga spiritromba dai fiori della Brassica gravinae.
26- Rosa pendulina.
27- Rosa canina spp.
28 – 29 – Dactylorizha sambucina, orchidea a fiori gialli e rossi, una particolarità di questa pianta.
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30- Verbascum longifolium.
31- Vecchio faggio appoggiato su due giovani faggi cresciuti alla sua base, particolarità sconosciuta del primo tratto di bosco sotto alla strada del ritorno che collega il Rifugio del Fargno alla Pintura di Bolognola..
32- Veduta dal basso dei tre faggi della foto n.31
33- Grande Faggio cresciuto però senza l’adeguato sostegno del faggio delle foto n. 31 e 32.
34- Grandi Faggi “gemelli” nello stesso tratto di bosco.
35- Fomes fomentarius, fungo legnoso su vecchio tronco di Faggio.
36- Controluce di due galle su foglia di Faggio.
37- Rosalia alpina su un vecchio tronco di Faggio
38- 39 – 40- Parnassius apollo sui cardi nel versante Est del Pizzo Tre Vescovi
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41 – Verme filiforme della classe Nematomorpha alla Fonte Bassete
42- Verme filiforme e sanguisuga nella vasca di abbeveramento per le pecore alla Fonte Bassete



FORCELLA ANGAGNOLA DALLA PINTURA DI BOLOGNOLA Osservazioni particolari

ASCENSIONE N. 993 dal 1979

La facile e banalissima escursione dalla Pintura di Bolognola alla Forcella Angagnola risalendo per il Rifugio del Fargno non è chiaramente oggetto di pubblicazione se non sarebbe per alcune particolarità che abbiamo osservato io e Carlo durante il cammino.

Anzitutto giunti al 5 dicembre praticamente non c’è neve in montagna se non fosse per una spruzzatina centimetrica modellata dal vento da 1800 metri in su e praticamente solo nei versanti Nord.

Mi era capitato un inverno di molti anni fa di giungere al Natale e non c’era praticamente neve in montagna ma poi si rifece successivamente, speriamo sia così anche quest’anno soprattutto per garantire il riempimento del Lago di Pilato che ormai è asciutto.

Poi abbiamo incontrato ancora insetti in piena attività in quanto di fatto le temperature in montagna non sono ancora mai scese di molti gradi sottozero per lunghi periodi anche se sulla strada si erano formate delle sottili colate di ghiaccio.

Infine ci siamo imbattuti in strane ed inspiegabili “palle di neve” compatta scese dal versante Nord della cresta Acquario sia sul pendio che fino alla strada dove praticamente a monte non c’erano accumuli di neve o cornici tali da poter giustificare possibili microslavine ne aveva tirato vento forte tale da poter fare rotolare neve di accumulo.

Non ho mai visto un fenomeno del genere in 40 anni di ascensioni in montagna.

Tutto ciò è documentato nelle immagini che seguono.

1- Vivace insettino sulla neve, sembra sia un Dittero della specie di Chionea con zampe simili ad un ragno ma ovviamente in numero inferiore, tra l’altro anche raro.
2- Le dimensioni dell’insetto
3- La Val di Panico vista dalla Forcella del Fargno
4- Il PIzzo Regina vista da Forcella Angagnola
5- La Forcella Angagnola con l’antecima Nord del Pizzo Berro,
6- Carlo con il Monte Bove Nord alle spalle.
7- La parte sommitale del versante Nord del Pizzo Regina
8- Il sottoscritto sulla cima di Forcella Angagnola, alle spalle il Pizzo Berro e il Pizzo Regina.
9- Il PIzzo Berro visto dalla Forcella del Fargno.
10 – 11 Erba glassata sulla strada per il Rifugio del Fargno
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12- Le prime sottili colate di ghiaccio sulle pareti della strada
13- L’acqua uscente da un tratto breccioso è gelata a contatto con la parete di roccia.
14- Piantina di Robertia taraxacoides glassata su parete di scaglia rossa.
15- La strada con le colate di ghiaccio, sullo sfondo i pendii della zona denominata “Acquario” con una spruzzata di neve tale da non poter giustificare la formazione di microslavine o distacchi di neve.
16 – 17 I pendii sopra strada della zona denominata “Acquario” con le “palle di neve” ben visibili tra l’erba secca, a monte praticamente non c’è neve !!!!.
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18- Le strane ed inspiegabili “palle di neve” compatta ritrovate anche sulla strada.