LE CASCATELLE DEGLI SCIANCI E LA GROTTA DEL TASSO – IL SENTIERO DE “LA PRESA” Due brevi itinerari intorno a Montemonaco.

Per concludere una giornata di escursione in cui si attraversa in auto il territorio comunale di Montemonaco propongo due brevi itinerari poco conosciuti.

LA CASCATA DEGLI SCIANCI E LA GROTTA DEL TASSO – LE “LAME ROSSE” di Isola: Da Montemonaco si prosegue in auto in direzione del M. Sibilla-Isola S. Biagio, si supera la deviazione per il Rifugio Sibilla e la frazione di Isola e si prosegue per la frazione di Colle Regnone fino ad incontrare una deviazione in discesa verso destra che conduce a le Cese. Si scende in auto fino al primo tornante dove si parcheggia e si prosegue a piedi sul tratturo sottostante (foto n.1) con cartello indicante le Cascatelle. Dopo circa 200 metri un secondo cartello indica di salire nel bosco a destra ed in breve si raggiungono le Cascatelle degli Scianci, la Grotta dell’Orso si trova salendo ancora un po’ sopra le cascatelle e rimane piuttosto nascosta (foto n.7). L’itinerario è facilissimo ed adatto a tutti.

Al ritorno dalle cascatelle nel tratturo si nota a sinistra un sentiero che sale verso un rimboschimento a pini, faticosamente si guadagna quota costeggiando un ampio canalone dove alla sua sommità di trovano dei caratteristici torrioni di conglomerato bianchi e rossi denominate localmente “Lame Rosse” anche se molto più piccoli e ben diversi dalle più conosciute Lame Rosse della Valle del Fiastrone. Si può raggiungere la base di questi torrioni attraversando faticosamente il canalone detritico su breccia molto scivolosa e folta vegetazione, questo itinerario invece è adatto ad escursionisti con un po’ di esperienza in più.

IL SENTIERO DE “LA PRESA” : Da Montemonaco si scende in direzione di Foce, superata la frazione di Rocca si prosegue fino al restringimento della valle dove è presente una nota sorgente che esce da un tubo conficcato nella roccia, si parcheggia di lato cinquanta metri prima in corrispondenza di un lungo parapetto in pietra sopra il quale è presente un rimboschimento a pino e un alto traliccio di ferro (foto n.18), qui una traccia sale nel bosco dapprima verso destra per poi ripiegare nettamente in salita verso sinistra fino a condurre, in 10 minuti, sotto a delle pareti dove parte una cengia con una galleria in lontananza. Si prosegue nel tracciato in piano con un panorama aereo sulla valle di Foce e sulla strada sottostante fino alla terza galleria oltre la quale non vale più la pena proseguire. L’itinerario è adatto a chi non soffre di vertigini.

Di seguito le immagini delle due escursioni proposte

LE CASCATELLE DEGLI SCIANCI , LA GROTTA DEL TASSO E LE LAME ROSSE

1- Il tornante sotto a Colle Regnone dove parte il tratturo per le Cascate degli Scianci e la Grotta del Taso.
2- 5 – La cascatella degli Scianci buca un potente banco di Travertino.
3
4
5
6- La cascatella vista da sopra.
7- Sopra la cascata, nella parete di destra, si apre la Grotta del Tasso, non facilmente visibile.
8 – 11 – La Grotta del Tasso, con un ingresso molto stillicidioso.
9
10
11
12- All’interno della grotta è presente un a sorgente che esce da un foro nella parete.
13- Le “Lame Rosse” di Isola San Biagio.
14 – 16 – Le Lame Rosse sono torrioni costituiti da breccia bianca e rossastra
15
16
17- Le Lame Rosse e il Monte Banditello sulla sinistra

IL SENTIERO DE “LA PRESA” DI FOCE

18- Il punto di salita al sentiero de La Presa, poco prima ella sorgente sulla strada.
19- Il sentiero de “La Presa” si snoda con tre gallerie in quota sopra alla strada che conduce a Foce.
20
21
22- La strada proprio sotto ai piedi.
23- La seconda galleria
24 – 25 – La terza galleria
25
26- la terza galleria e la strada per Foce.
27- La terza galleria con un grande albero all’uscita
28- Per concludere, una curiosità geologica, una immagine dal Piano della Gardosa, veduta verso Sud nella Valle di Pilato con il suo caratteristico profilo glaciale ad “U”.
29- Nello stesso punto girando le spalle verso Nord, verso il Monte Sibilla, la valle prosegue con il profilo fluviale a “V”.